mercoledì 4 ottobre 2017

Elettrificazione e movimentazione (3)

Buona serata ai miei lettori!

La trasferta milanese del weekend per Novegro e la visita papale a Bologna hanno occupato gran parte del tempo libero della settimana appena trascorsa: per fortuna è venuto in aiuto San Petronio con la sua brava giornata di festa che mi ha permesso di andare avanti con i lavori sul plastico. In particolare oggi mi sono occupato della installazione dei servo motori dei deviatoi del modulo 1.

Avendo constatato la fragilità delle staffette in legno usate fino ad ora -nel fabbricarle alcune si sono spezzate in corrispondenza del punto di giunzione- ho deciso di acquistare un profilato ad L in plastica di dimensioni 15x15mm. Come avevo già fatto in precedenza, ho ritagliato delle fettine da 9mm di larghezza ed ho proceduto a preparare i fori di fissaggio.

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Il primo, a circa 3mm di distanza dal bordo, mi serve per fissare il servo motore. Per praticità ho realizzato la dima che vedete nella parte alta della foto. La staffa in platica si inserisce nella parte centrale e si blocca con una staffa in legno. Poi, con una punta da 2mm a 5000 giri/min, ho forato la plastica utilizzando il foro guida nel blocchetto di legno. La staffa destra e quella sinistra sono asimmetriche, quindi è necessario prestare attenzione per non sprecare materiale.

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Il secondo, a circa 5mm di distanza dal bordo, mi serve per fissare la staffa al piano di compensato. Per permettere una operazione il più possibile ripetibile ho utilizzato l'altro lato della dima. Nuovamente, messo il posizione il pezzo, l'ho bloccato con la staffa di legno, infine, con una punta da 3.5mm a 5000 giri/min, ho forato la platica. In entrambi i casi, la presenza della staffa di legno ed il basso numero di giri mi ha permette di ottenere un risultato abbastanza regolare, senza fondere la plastica.

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A questo punto ho montato gli attacchi elastici del servo motore, ricordandomi di inserire il rivetto di ottone per non danneggiare la gomma, e con le vitine incluse nella confezione ho fissato gli attacchi alle staffe. Infine ho controllato che il tutto fosse nella posizione corretta rispetto alla dima di montaggio che mi sono realizzato con un cartoncino rigido. Su di esso, ho riportato, oltre alle posizioni dei fori di fissaggio anche quelle del punto di inserimento dell'asta di controllo nel compensato. Poiché è possibile montare il servo in due posizioni, ho riportato entrambe.

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Ora sono pronto a preparare la testa del servo. Per questa installazione ho scelto la testa a croce più piccola tra quelle fornite: ho dovuto rimuovere una delle punte con il tronchese altrimenti avrebbe toccato il piano. Ho poi lavorato il tutto con un dischetto abrasivo per smussare il punto di taglio. La parte tagliata mi è servita per verificare la corretta piegatura dell'asta di comando.

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Per essa ho utilizzato uno spezzone di filo in acciaio armonico da 0.8mm di diametro lungo circa 40mm. Ho notato che è particolarmente rischioso rimodellare le pieghe una volta fatte: per questo, una volta trovata la forma adatta, ne ho conservata una copia come dima. La parte superiore va fissata nel braccio della testa a croce opposto a quello tagliato. Per facilitare l'inserimento ho arrotondato entrambe le estremità con il dischetto abrasivo.

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A questo punto ho montato la testa a croce, l'ho bloccata con la vitina annessa, ho montato l'asta di comando ed ho nuovamente verificato che il tutto rispettasse la dima. Se ho fatto tutto a dovere, gli spigoli ed i fori delle staffe devono coincidere con gli spigoli ed i fori della dima, mentre l'asta di comando deve toccare senza sforzare il bordo esterno in corrispondenza della tacca scelta. Qualche decimo di millimetro di gioco può essere utile per sistemare eventuali imprecisioni.

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Circa il fissaggio, ho realizzato l'ennesima dima. Ho assottigliato un pezzetto di compensato da 4mm portandolo a 3.5mm; su di essa ho poi montato una staffa di plastica, una rondella spessa 1mm di diametro esterno 10mm e diametro interno 4mm ed una vite autofilettante 3x12mm. Purtroppo di più piccole non ne ho trovate, quindi sono costretto a tagliarle di misura con il dischetto abrasivo: lo spessore complessivo della dima mi permette di non arrivare mai a debordare dal piano del plastico.

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Una volta pronte le viti, pratico i fori in base alla dima, li preparo invitando senza sforzare una vite autofilettante non tagliata, infine monto nella posizione definitiva il servocomando. Grazie alla testa svasata dell'asta di comando sono riuscito ad inserire l'asta del servo nella piastrina a cui sono saldati i tiranti del deviatoio senza alcuno sforzo.

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Il risultato finale mi soddisfa: le viti risultano invisibili dalla parte superiore e gli aghi dei deviatoi flettono senza sforzo. I due fori che vedete in basso a destra tra le traverse in legno sono quelli dei sensori IR per la rilevazione puntuale del passaggio dei rotabili. Al momento ho solo effettuato la predisposizione, senza installare i sensori: devo infatti ancora calibrarne la posizione verticale in modo da camuffarli al meglio.

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Infine ecco l'acquisto fatto a Novegro in posizione. Essendo rimasto piacevolmente colpito dalla riproduzione delle bullonature, ho ripulito il negoziante: purtroppo quelli che aveva non sono sufficienti a soddisfare tutte le esigenze, ma non tutto il male viene per nuocere. Avrò modo di differenziare i binari delle varie epoche con terminali costruititi in modi differenti.

A presto!

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