martedì 22 dicembre 2015

Gli edifici (2)

Buona serata ai miei lettori!

Il lavoro sugli ultimi tasselli prosegue alacremente, secondo una modalità ormai consolidata, sia di lavorazione dei telai che di incollaggio dei ripiani in compensato. Questo fine settimana mi sono dedicato ai due tasselli che costituiranno la parte sinistra della stazione di Caprazzino: nella foto sottostante potete vedere evidenziata in verde il progetto della struttura che sorreggerà il fascio di binari.

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Questa volta ho optato per una soluzione "inquartata" sia perché la superficie da sostenere era maggiore rispetto ai precedenti tasselli e sia perché nella sua semplicità questa soluzione mi ha permesso di evitare conflitti con tutti i servomotori di comando per i deviatoi. La costruzione è basata come al solito sui miei fidi listelli piallati in abete da 15mm di lato ed il risultato è stato soddisfacente, come potete vedere qui sotto.

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Questa volta, grazie alla ortogonalità tra i pezzi, sono riuscito a realizzare tutta la struttura di supporto in una sola fase: è bastato mantenere in posizione con i morsetti i listelli che costituiscono la cornice esterna e fissare a pressione i listelli di rinforzo. E ovviamente pazientare fino ad incollaggio avvenuto. Intanto che la colla asciuga, ho iniziato la lavorazione del secondo telaio: qui sotto potete vedere il risultato a lavorazione quasi ultimata.

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Qui sotto invece potete vedere una delle fasi di incollaggio dei pannelli di compensato da 4mm alla struttura di supporto. La bottiglia, questa volta è lì solo per fare da contrappeso, non ha alcuna funzione ai fini dell'incollaggio.

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Purtroppo di morsetti non se ne ho mai abbastanza quindi, mentre la colla asciuga, se ormai l'ora è tarda e non posso più usare la sega o la levigatrice per lavorare le ultime cornici, una delle cose che posso fare per impiegare in modo utile il tempo è quello di iniziare la progettazione della piccola rimessa TV della stazione di Caprazzino.

Come nella caso del fabbricato viaggiatori, anche in questo caso mi sono servito per il progetto di Google SketchUp, ma differentemente da quanto fatto in precedenza, questa volta mi sono basato sulle piantine che vi ho mostrato la volta scorsa. Il primo passo è stato importare in SketchUp le immagini: c'è una comodissima funzione "Importa" dal menù File che richiede solo di specificare le dimensioni della immagine nella scala del modello che si vuole creare. Dopo avere importato pianta e prospetti frontali e laterali, l'ambiente di lavoro si presenta così.

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A questo punto, dopo avere nascosto i due prospetti, ho iniziato la lavorazione della pianta, cercando di rispettare quanto più possibile il disegno. Al momento ho deciso di lavorare in scala 1:1, quindi ho ritenuto sufficiente la precisione del millimetro: sicuramente, quando passerò alla lavorazione in scala 1:87 scenderò sicuramente fino al decimo di millimetro.

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A questo punto ho estruso i muri fino ad arrivare all'altezza delle architravi delle porte, che ho completato ove necessario con gli archi regolamentari, procedendo poi in modo analogo fino ad arrivare alla base del tetto, regolandomi in altezza ed angolo per mezzo del prospetto laterale. Ne ho approfittato anche per realizzare la decorazione al basamento e le cornici delle porte di accesso.

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A questo punto una bella mano di colore permette di iniziare ad apprezzare meglio il risultato intermedio: per maggiore uniformità ho scelto per questa versione preliminare gli stessi colori del fabbricato viaggiatori di Caprazzino. Per quanto riguarda il tetto, ho dovuto fare uso di entrambi i prospetti: quello frontale per riprodurre la posizione e le dimensioni degli arcarecci, quello laterale per i correnti.

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Al momento mi sono fermato qui: devo ancora completare il tetto con le capriate ed il lucernario, oltre alla copertura in tegole. Dopo di che passerò alla progettazione della versione in scala 1:87.

A presto!

martedì 15 dicembre 2015

I moduli di stazione (7)

Buona serata ai miei lettori!

Il weekend di Santa Lucia è stato scarsamente produttivo dal punto di vista modellistico, complice anche il mercatino cui sono stato, mio malgrado, coinvolto. Ma come dice un saggio proverbio inglese: "Happy wife, happy life!"

Nel tempo che mi è rimasto ho giusto fatto in tempo a concludere il lavoro sull'ultimo tassello della radice destra, quello che ospiterà la parte terminale del raccordo industriale. Per incollare al compensato il piano dei binari stampati con Templot questa volta ho fatto uso di una colla spray di tipo superchiaro.

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Sono rimasto molto soddisfatto del risultato finale: l'unica accortezza che ho dovuto adottare è stata quella di utilizzare uno scarto di legno per evitare che il getto dello spray finisse su altre superfici. Una cosa che ho osservato con piacere è la possibilità di distribuire la colla in eccesso con una spatola metallica. In questo modo sono riuscito, nei punti più difficili, a distribuire la colla lungo il contorno senza debordare.

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Questa è l'altra metà del lavoro: la superficie ottenuta è sufficientemente piatta, anche se ho dovuto correggere qualche asperità con la carta vetrata. Ho anche iniziato a posizionare le riproduzioni in scala 1:87 delle piante della rimessa locomotive e della piattaforma girevole. Avendo optato per una girevole da 15m, ho dovuto correggere leggermente il piano dei binari, come potete vedere dalla foto che segue.

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Per mantenere una curvatura il più possibile armoniosa e fluente ho fatto uso di una bacchetta di compensato, residuo di uno dei tagli. La bacchetta in questione è spessa 4mm, alta circa 6-8mm, lunga circa 40cm ed è molto flessibile. Costituisce a tutti gli effetti una buona approssimazione di una spline, uno strumento storicamente molto utilizzato nella progettazione delle superfici curve, oggi sostituita dal suo equivalente elettronico.



Come nell'esempio dell'immagine qui sopra, è sufficiente ancorare la bacchetta a pochi punti per ottenere una curva che raccordi in modo armonioso i vari punti; nel mio caso, il vecchio tracciato al nuovo. Circa la rimessa locomotive, penso che opterò per uno stile simile a quello della vecchia rimessa di Novafeltria, che potete vedere qui sotto.

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Quello che mi piace di questa ex-rimessa (link) -un tempo utilizzata anche come deposito degli autobus- è che pare costruita in due momenti diversi, quasi fosse stato necessario prolungarla. In particolare, rispetto alla porta che si può notare sul lato sinistro, la rimessa risulta asimmetrica, con gli ultimi tre moduli sulla destra costruiti successivamente ai primi sette. Osservando la rimessa dall'alto si può anche notare che il nuovo tetto è leggermente più stretto e più alto.

Non avendo trovato in rete alcuna pianta di rimessa locomotive ad 1 via con annessi locali, ho rielaborato uno schema ritrovato su Rotaie.it (link) fornito da Sergio Porcu di una rimessa a due vie, eliminando uno dei binari ed allungando la rimessa di due moduli. Il risultato, sebbene ancora approssimativo, lo potete vedere qui sotto. Nella finzione modellistica, i due moduli sulla destra sono stati aggiunti negli anni '70 per permettere il ricovero durante la notte della Aln 668 che terminava il servizio a Caprazzino dopo l'ultima corsa della sera tra Rimini e Carpegna.

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Durante queste vacanze penso che inizierò il progetto della rimessa con SketchUp.

A presto!

martedì 8 dicembre 2015

I moduli di stazione (6)

Buona serata ai miei lettori!

Anche se la scorsa settimana sono stato particolarmente impegnato, gli ultimi due fine settimana sono stati particolarmente produttivi dal punto di vista dei lavori sul plastico di Caprazzino. Il lavoro sui moduli di stazione è proceduto alacremente: altri due moduli sono completi ed il terzo è in fase di asciugatura.

Iniziamo dal più piccolo dei due, quello che ospiterà parte della piccola rimessa locomotive e la girevole. Il progetto originale prevedeva una piattaforma da 9.5m di diametro, perfetta per girare la "Pierina", ma più mi sono guardato in giro visionando foto e filmati, più mi sono convito che mi convenga realizzare una girevole da 15m, come quella di Piazza al Serchio (link), per permettere la giratura delle 740 con tender a tre assi, 640 e soprattutto 625 (link), che frequentavano la stazione di Caprazzino con una certa frequenza subito dopo la ricostruzione della linea, nella seconda metà degli anni 50.

Per questo motivo ho optato per la realizzazione di un mini-telaio che lasci spazio a sufficienza per entrambe le soluzioni, come potete vedere dalla foto sottostante.

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La struttura a forma di doppia L è piuttosto comoda e facile da realizzare; inoltre, essendo basata su due triangoli, è decisamente resistente alle deformazioni. Prima di procedere all'incollaggio del piano di compensato ho completato il lato esterno sinistro con un altro profilato quadrato da 20mm di lato per l'incollaggio della futura fascia.

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Per ottenere un buon allineamento ho fatto uso di un listello ausiliario a mo' di contro-telaio, bloccato con morsetti a vite al telaio già costruito: a questo listello ho poi bloccato con altri morsetti il listello da incollare, come vedete dall'immagine della prova di posizionamento qui sopra. Prima di procedere all'incollaggio ho provveduto a realizzare i due fori -bloccaggio ed allineamento- sul lato adiacente al primo modulo di stazione.

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Come sempre ho scelto la soluzione bullone più tassello perché fino ad ora ha dato ottimi risultati. La spaziatura tra i due fori è di 5cm, più sufficiente per non indebolire la struttura. Terminato l'incollaggio ho al solito provveduto a bloccare il tutto con viti da legno da 4cm a testa conica, annegate nel legno tramite incasso, come vi ho già illustrato in un post passato.

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Terminate le operazioni sulla cornice, la struttura è pronta per essere incollata al resto del modulo. Essendo un modulo d'angolo, ho dovuto utilizzare un buon numero di morsetti per garantire un buon allineamento con tutta la struttura già realizzata. Anche in questo caso ho trovato molto utile l'uso di listelli ausiliari per facilitare l'allineamento dei pezzi: ne potete vedere due in corrispondenza dell'angolo che bloccano le escursioni verticali e laterali.

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Terminata anche questa fase ho tagliato a misura la lastrina di compensato da 4mm per la copertura ed ho proceduto all'incollaggio. Al fine di evitare deformazioni indesiderate della struttura sotto il peso delle immancabili bottiglie d'acqua, ho realizzato una gamba provvisoria, tenuta salda alla struttura tramite il solito morsetto a vite, in attesa di realizzare qualcosa di più solido per completare il basamento.

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Come vi ho detto, questo non è stato l'unico lavoro realizzato. Sfruttando la procedura ormai collaudata ho realizzato anche altri due tasselli. Il primo, di cui vedete qui sotto l'ultima fase di incollaggio al telaio, andrà a colmare lo spazio rimasto tra il tassello che conterrà la parte destra della stazione di Caprazzino, su cui in questo momento è appoggiato, ed il muro.

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Il secondo, che nella foto che segue, andrà a coprire la radice della stazione nascosta e si attesterà contro l'angolo destro del fondale; per questo motivo vedete un taglio tondo: il raccordo circolare delle due pareti del fondale aiuterà a mascherare l'angolo.

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Questo tassello sarà sostenuto dai due telai che vedete qui sotto, che andranno come al solito ad incastrarsi in opportuni contro-telai realizzati con i listelli da 15mm.

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L'unica difficoltà è stata legata alla vicinanza con il muro per la quale ho dovuto rispolverare un vecchio morsetto a vite, utilissimo in questi casi per la sua sottigliezza, sebbene molto poco rigido. Terminato l'incollaggio dei telai, ho verificato il loro posizionamento sulla lastra di compensato. Il posizionamento sfalsato dei telai deriva al fatto che ho necessità di lasciare uno spazio di 8 cm per inserire e rimuovere i bulloni di fissaggio dei telai.

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E' ora venuto il momento di tagliare in due il pannello di compensato. Ho verificato che in questo modo è decisamente più semplice realizzare un buon incollaggio del telaio: realizzando il taglio con un cutter affilato non si andrà ad asportare materiale e quindi non si creeranno spazi vuoti.

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Dopodiché, senza incollare nulla, con i morsetti a ganascia blocco i telai ai controtelai, mentre utilizzo i morsetti a vite per bloccare i telai ad una delle due metà del pannello, avendo cura prima di controllare l'allineamento ai pannelli già realizzati.

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Una volta estratto il tassello procedo a rimuovere uno alla volta i morsetti ed a posizionarli lungo il contorno esterno, sempre avendo cura di inserire uno strato di compensato "sacrificale" per non danneggiare il ripiano.

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Ora è il momento di incollare la seconda metà del pannello: dopo aver regolato per l'ultima volta l'allineamento, blocco il tutto con i morsetti a ganascia poi con pazienza trasferiscono uno ad uno i morsetti a vite dalla prima alla seconda metà, aiutandomi con delle barre di legno - residuo di montaggio di un attaccapanni - per pressare i telai anche nei punti più distanti dal bordo.

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Non appena l'incollaggio è completato, procedo ad incollare la seconda metà in modo del tutto analogo.

A presto!

martedì 24 novembre 2015

I moduli di stazione (5)

Buona serata ai miei lettori!

Il weekend appena trascorso è stato particolarmente piacevole, innanzitutto per via del Model Game, dove ho potuto fare un buon numero di foto per appuntarmi ispirazioni e belle realizzazioni. Sono anche riuscito a concludere il lavoro sul secondo tassello del modulo di stazione a cui sto lavorando.

Dopo aver controllato il corretto inserimento in posizione del primo tassello -ed avere tirato un ovvio sospiro di sollievo nel vedere che combaciava alla perfezione- sono passato al taglio del secondo tassello, che a plastico finito ospiterà sicuramente parte del marciapiede del primo binario ed il bar della stazione di Caprazzino, più vari altri dettagli. Il taglio questa volta è stato più semplice per via della forma vagamente trapezoidale del pezzo, che mi ha permesso di riciclare quanto rimasto dal pannello di compensato usato per il primo tassello.

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Quanto invece al telaio di supporto ho deciso di optare per un telaio parziale: questa scelta è stata dettata dal fatto che ho necessità di lasciare lo spazio per estrarre facilmente le spine in legno che fissano il tassello centrale. Inoltre non essendo presenti binari, questa parte della struttura non dovrà reggere un peso eccessivo.

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In pratica, soltanto su due lati, quello più esterno e quello più a destra, ho usato listelli completi, mentre ho scelto di usare listelli più corti sul lato interno e sul lato di sinistra, dove devo tenere conto anche delle teste dei bulloni di ancoraggio. Per l'incollaggio del telaio ho usato il solito sistema del foglio di carta frapposto tra telaio e contro telaio. Il risultato finale lo potete vedere qui sotto, subito prima dell'incollaggio.

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Questa volta la procedura di fissaggio del telaio al pannello è stata un poco più complicata. Non essendo infatti il pannello diviso in due non ho potuto bloccarne una parte al telaio come avevo già fatto in precedenza. La soluzione fortunatamente è stata semplice ed ha prodotto buoni risultati. Dopo aver riportato a matita il contorno dell'intelaiatura fissa del modulo, ho iniziato bloccando il nuovo pannello al tassello appena completato tramite morsetti a vite e listelli di compensato, come potete vedere qui sotto.

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Poi con un paio di listelli ho ricostruito in modo temporaneo parte dell'intelaiatura del modulo e l'ho bloccata a quella del tassello, bloccando il tutto con morsetti a ganascia.

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A questo punto ho incollato in posizione il nuovo telaio e bloccato il tutto con abbondanza di morsetti a vite.

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Infine, per garantire un incollaggio più tenace ed uniforme ho provveduto a caricare il tutto con le solite bottiglie d'acqua avendo cura di sostenere il tassello, curandone il più possibile la planarietà. In particolare mi sono preoccupato che i morsetti a vite non toccassero mai il piano di appoggio, come potete vedere dalla foto che segue.

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Ed ecco il risultato finale, dopo le canoniche 24 ore di asciugatura: mi ritengo abbastanza soddisfatto, in particolare del fatto che i fori per le spine di bloccaggio del telaio al contro telaio siano ancora ben allineati fra loro.

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Prima di procedere verso la radice sinistra ho ancora due tasselli da fare, uno dei quali andrà ad occupare lo spazio dove qui sopra vedete appoggiata la mia lampada da lavoro.

A presto!

mercoledì 18 novembre 2015

I moduli di stazione (4)

Buona serata ai miei lettori!

 Questo weekend non è stato particolarmente produttivo, purtroppo. Una serie di impegni ha rubato tempo al lavoro intorno al plastico, così sono a malapena riuscito a concludere il lavoro sul tassello centrale del modulo a cui sto lavorando.

Terminato la scorsa settimana di preparare le due cornici, questo weekend mi sono dedicato all'incollaggio, operazione questa che ha richiesto una buona dose di pazienza e precisione. Pazienza perché ho dovuto suddividere l'operazione in tre fasi, precisione perché mi sono reso conto fin da subito che un errore di allineamento tra i telai di supporto avrebbe reso molto più difficile inserire in sede il tassello.

Ma procediamo con ordine: il primo telaio ad essere incollato è stato quello più grande, quello in primo piano nella foto qui sotto.

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Per essere sicuro di ottenere il corretto allineamento senza sudare troppe camicie il procedimento che ho seguito è stato il seguente: innanzitutto ho inserito il telaio nel contro-telaio, poi ho sistemato il compensato in posizione definitiva, bloccandolo al telaio con una coppia di morsetti a vite. Infine con delicatezza ho estratto la coppia telaio-pannello dal modulo e riportato a matita i bordi del telaio sul pannello.

A questo punto, dopo aver rimosso telaio e morsetti, ho cosparso di colla la superficie da incollare sul pannello, riposizionato il telaio seguendo le linee appena tracciate e bloccato il tutto con i morsetti a vite. Giusto per essere sicuro che tutto fosse perfettamente in posizione ho reinserito il telaio sul modulo ed allentato uno alla volta i morsetti di serraggio per rilasciare le eventuali tensioni dovute ad un posizionamento maldestro. Per concludere ho nuovamente estratto il tutto e proceduto al bloccaggio definitivo con dovizia di morsetti e bottiglie come mio solito.

Stesso procedimento ho riservato per il secondo telaio, dopo avere atteso il completo incollaggio del primo. Infine ho posizionato il secondo pannello: questa volta l'operazione è stata molto più semplice dal momento che gli allineamenti erano già ben verificati.

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Al termine dell'incollaggio ho semplicemente verificato la facilità di inserimento e rimozione del tassello dal modulo: una leggera passata di carta vetrata sul profilo esterno dei telai è stata sufficiente per garantire il corretto movimento verticale del tutto.

Infine, prima di inserire i supporti secondari per spezzare la luce libera del pannello in porzioni non superiori ai 20cm, ho riportato sul progetto del plastico in scala 1:4 la posizione dei vari listelli di supporto dei moduli -in arancio- e dei tasselli -in verde. Questa operazione mi è stata di grande aiuto per evitare di posizionare un supporto proprio sotto la traversa mobile dei deviatoi.

20151115_100656Infine ho preparato ed incollato in posizione i supporti secondari: due per la cornice grande ed uno per quella piccola. Per non rischiare di deformare la struttura durante l'incollaggio con un peso eccessivo ho evitato di usare le solite bottiglie, preferendo ad esse un ridotto numero di morsetti a vite ed a ganascia.

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Ci vediamo a Bologna al Model Game: se passate fate un fischio!

A presto!

martedì 10 novembre 2015

I moduli di stazione (3)

Buona serata ai miei lettori!

La scorsa settimana è stata abbastanza produttiva: terminato il lavoro sul primo modulo della stazione di Caprazzino con l'incollaggio del piano binari sul compensato, sono passato a lavorare il secondo modulo, sul quale risiederà la maggior parte dei deviatori della radice destra della stazione.

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In totale il modulo sarà suddiviso in tre parti, tutte amovibili per poter accedere all'elettronica ed alla stazione nascosta sottostante. Qui sopra potete vedere lo schema della porzione centrale relativa ai binari di corsa e di scalo. Tra questa porzione ed il muro vi saranno il piano caricatore ed il raccordo industriale, mentre dal lato dell'osservatore verrà posizionato il primo marciapiede, il fabbricato viaggiatori ed altri annessi.

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Per ridurre al minimo lo spreco di compensato e mantenere una forma il più possibile rettangolare ho deciso di suddividere la superficie in due metà, sfruttando il parallelismo dei lati diagonali. La punta a becco che vedete al centro della foto serve per ospitare la massicciata dello scambio che da origine al piccolo deposito locomotive di pertinenza della stazione di Caprazzino.

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Ed ecco come verranno disposti i pannelli sul modulo centrale: dopo aver eliminato la parte in sovrapposizione, lasciata appositamente per poter gestire eventuali imprecisioni nella realizzazione della struttura sottostante, questa porzione di modulo occuperà diagonalmente il centro, sovrapponendosi in parte con la stazione nascosta e lo scambio che da origine al cappio di ritorno.
E' proprio per questo motivo che ho la necessità che il tutto sia amovibile con la massima semplicità. Al tempo stesso devo però anche garantire un corretto e preciso allineamento con le restanti porzioni del plastico.

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Per soddisfare questa esigenza ho pensato di realizzare due telai ad incastro. Il più esterno, fisso, servirà come punto di appoggio per sostenere ed allineare i bordi dei moduli tramite dei tasselli da legno, ovviamente amovibili. Il secondo, più interno, costituirà l'intelaiatura di supporto ed irrigidimento del compensato su cui poserà la sede stradale. Nella foto qui sopra potete vedere il risultato al termine dei lavori sulla prima coppia di telai, con i due telai già inseriti uno dentro l'altro.

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Tutto il lavoro ovviamente è partito dalla realizzazione sei supporti secondari realizzati con i soliti listelli da 14x14mm. In questo caso è stato essenziale controllare l'ortogonalità dei vari pezzi al fine di non ostacolare le operazioni di inserimento e rimozione dei telai. Non solo: è stato necessario conservare anche la possibilità di inserire e rimuovere comodamente i bulloni che collegano fra loro i vari moduli.

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Altrettanta cura è bene riporre nella realizzazione dei fori per i tasselli di bloccaggio. In questo caso niente di meglio che bloccare fra loro i due listelli che dovranno affacciarsi e praticare il foro guida con una punta sottile. Dopo di che, ho posizionato un blocchetto sacrificale per evitare che il foro di uscita risulti sfrangiato ed ho praticato il buco con una punta di diametro leggermente superiore a quella del tassello, così da facilitare l'inserimento e l'estrazione di quest'ultimo una volta in opera.

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Per bloccare i listelli diagonali sono ricorso al solito metodo dei tasselli -a sinistra- e dei cunei -a destra. Ho trovato più efficacie realizzare prima il telaio esterno e poi inserire ad incastro il telaio interno: in questo modo infatti ho ottenuto non solo una guida per dimensionare i pezzi ma anche una sagoma che mi ha aiutato a mantenerli in posizione. Non ultimo, nella realizzazione del telaio interno, ho potuto lavorare poco alla volta con la levigatrice riducendo la lunghezza dei listelli fino ad ottenere un incastro preciso, cosa impossibile se avessi realizzato prima il telaio interno.

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 I foglietti di carta in ogni angolo che avete già intravvisto nelle foto precedenti, e che vedete meglio qui sopra, mi sono serviti ad un duplice scopo: prima di tutto evitano che gli eccessi di colla usata per fissare tra loro le parti del telaio interno vadano ad incollare quest'ultimo al telaio esterno. In secondo luogo costituiscono un spessore sufficiente a bloccare in posizione il telaio senza che questo esca dalla sua sede prima del posizionamento definitivo dei morsetti.

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Ed ecco il risultato finale: due telai pronti per essere fissati ai piani di compensato che sosterranno i binari della stazione di Caprazzino.

A presto!