martedì 26 gennaio 2016

Il taglio del sughero

Buona serata ai miei lettori!

Finalmente è terminata la posa del sughero e, nell'attesa che arrivino dalla Germania i pezzi che mi serviranno per realizzare il primo deviatoio della stazione di Caprazzino, ho impiegato il weekend per tagliare il sughero e separare dunque fra loro i tasselli.

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Nella foto qui sopra potete vedere il primo tassello già rimosso dal telaio del plastico. Per tagliare il sughero ho proceduto in due fasi: prima, con l'aiuto di un righello metallico ed un cutter affilato -lo stesso che uso per tagliare il compensato-, ho inciso il sughero facendo quanta più attenzione possibile a non danneggiarlo. In caso di distacchi ho provveduto a reincollare il pezzo ed a bloccarlo con un morsetto come vedete a sinistra.

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Poi ho utilizzato una spatola, preventivamente affilata con la mia fida levigatrice Proxxon e l'aiuto di un acciaino, per scendere attraverso le connessure dei tasselli e liberali da eventuali residui di colla.
Qui sopra potete vedere il risultato finale del taglio; sono abbastanza soddisfatto: il taglio è netto, senza slabbrature nel sughero. La quantità di colla penetrata tra un tassello e l'altro è decisamente minima e non ha opposto particolari resistenze al taglio.

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Passiamo ai deviatoi: i profili di binario che utilizzerò sono arrivati qualche mese fa e sono rimasti al sicuro dentro la loro confezione antiurto fino ad ora. Ho scelto dei Peco SL-102F per il binario codice 75 con traversine in cemento armato precompresso (cap) dei binari 1 e 2 e dei relativi deviatoi (in rosso qui sotto), dei Peco SL-100F per il binario codice 75 con traversine in legno dei binari 3 e 4 e dei relativi deviatoi (in verde) e dei Peco IL-1 per il binario codice 60 delle restanti parti della stazione, compresa la rimessa locomotive (in arancio).

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Per meglio realizzare le geometrie di cui ho necessità -quasi tutti i deviatoi sono curvi per ottimizzare lo spazio e creare un andamento più fluente- ho progettato tutti i deviatoi con templot e li ho stampati a coppie su fogli A4. Nella immagine qui sotto ho evidenziato in verde gli attacchi "normali" con piastre a quattro caviglie (link), ed in arancio gli attacchi "speciali" con piastre a due caviglie per la zona degli aghi.

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Ispirato dall'ottimo lavoro di Enzo Carbone sul forum di TTM (link) ho scelto i prodotti di Weinert per la realizzazione dei miei deviatoi. Poiché il numero totale di attacchi è decisamente elevato e la mia esperienza con questo livello di dettaglio è ancora troppo poca, ho deciso di comprare il materiale per realizzare un solo deviatoio. Al momento il pacchetto è in viaggio: spero arrivi per la prossima settimana.

A presto!

martedì 19 gennaio 2016

La posa del sughero

Buona serata ai miei lettori!

Lo scorso weekend ho continuato il lavoro di posa del sughero per l'insonorizzazione. Come ho già detto, il lavoro purtroppo è piuttosto monotono, ma sono soddisfatto del risultato. Sono riuscito a stendere tutto il primo stato ed ho portato a termine buona parte del lavoro per il secondo strato, come potete vedere da questa immagine.

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Al momento ho completato i binari dall'uno al tre, mentre c'è ancora qualcosa da fare sulla radice sinistra degli ultimi due binari e del raccordo industriale. Tra le varie colle che ho provato, i risultati migliori li ho ottenuti con la Pattex Millechiodi: asciuga in fretta, non cola e nella maggior parte dei casi non ho avuto necessità di utilizzare contrappesi per bloccare il sughero in posizione, se non in alcuni punti con raggi di curvatura piuttosto stretti. Purtroppo la quantità di colla da usare è piuttosto alta, ma fortunatamente non ci sono sprechi.

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Per i primi moduli della stazione nascosta utilizzai della colla vinilica, come potete vedere qui sopra: per questo motivo dovetti comprimere ciascuna delle strisce. In quel caso utilizzai una pressione piuttosto bassa, circa 15g/cm2, ottenuta con tre bottiglie da 1.5L, mantenuta per almeno 24 ore. Sicuramente in questo caso, sebbene sia necessaria più colla, la spesa è inferiore, ma i tempi di applicazione sono decisamente più lunghi.

Appena terminato di stendere il sughero inizierò la lavorazione dei nuovi deviatoi: al momento mi sto informando su come realizzarli nella maniera più accurata possibile.

A presto!

martedì 12 gennaio 2016

Vacanze di Natale

Buona serata ai miei lettori e felice 2016!

Le vacanze di Natale sono ormai definitivamente finite ed anche gli ultimi ponti ormai si sono conclusi. Quest'anno mi posso dire decisamente soddisfatto di questi giorni di riposo, che io e mia moglie Silvia siamo riusciti a suddividere tra lavoro, parenti, amici ed un bellissimo viaggetto a Tirano in compagnia dei miei genitori. Viaggetto, quest'ultimo, ricco anche di spunti fermodellistici, viste le escursioni sul trenino rosso del Bernina, l'avvistamento della E636.117 in stazione a Sondrio e del Vre per prove REC in stazione a Tirano, soggetti sempre piacevoli da fotografare.

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Ma torniamo alla rimessa di Caprazzino. Prima delle vacanze natalizie, vi avevo promesso che mi sarei occupato di terminarne il tetto e così è stato. La parte più complicata fortunatamente è stata trovare le giuste dimensioni in scala delle capriate. Fortunatamente mi è venuta in aiuto una dispensa del corso di Tecnologia dell'Architettura dell'Università degli Studi di Matera (link) che mi sono accuratamente studiato prima di realizzare il mio modello.

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In questa immagine ho volutamente omesso gli arcarecci e la copertura con le tegole. Il risultato finale, visto dall'interno della rimessa, con un poco di ombre ed una passata di rendering, lo potete vedere nella foto che segue, che mi pare abbastanza convincente.

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Per quanto riguarda invece il lavoro sul plastico, sono felice di potervi dire che ho terminato la fase di falegnameria per il piano di stazione. Tutti i tasselli sono stati completati e lo schema del tracciato incollato con pazienza al piano di compensato.

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Ho potuto così riprendere il lavoro di posa del sughero che come potete vedere dalla foto qui sopra si era interrotto più o meno all'altezza del termine della rampa di accesso. Vista la presenza di raggi di curvatura decisamente più ampi e volendo, al contempo ricercare una maggiore precisione di posa, ho deciso di passare da tre strisce di sughero larghe 10mm a due strisce da 15mm. In questo modo posso sfruttare meglio la traccia della mezzeria stampata da Templot.

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In presenza di intersezioni ho sperimentato più metodi. Sicuramente quello che giudico il peggiore consiste nel far proseguire le due strisce lungo il corretto tracciato e di accostarne altre due in corrispondenza del ramo deviato. In questo modo si viene a creare una punta che tende a slabbrarsi: potete intravvedere quanto vi ho descritto nello scambio in primissimo piano nella foto precedente.

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Ho trovato molto più solido invece è far divergere le strisce esistenti seguendo il profilo delle rotaie esterne del deviatoio e giuntare le nuove due in corrispondenza del cuore, come potete vedere nello scambio in secondo piano qui sopra. Per sagomare in maniera corretta il sughero delle strisce interne, dopo avere incollato uno dei tratti del corretto tracciato, posiziono una seconda striscia di sughero e la fisso temporaneamente con delle puntine da ingegnere; poi con un righello traccio la futura linea di taglio.

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Questa, una volta liberata la striscia di sughero dalle puntine, tenderà naturalmente ad assumere il corretto andamento curvilineo necessario per riempire lo spazio vuoto, andamento che seguo con precisione utilizzando un paio di forbici ben affilato. A questo punto un poco di colla vinilica è quanto necessario per incollare la striscia al piano. Il risultato parziale relativo alla radice destra lo potete vedere nella foto qui sotto.

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Il bello di questo lavoro è che è assolutamente silenzioso e quindi lo posso effettuare anche alla sera tardi, al rientro dal lavoro, cosa di difficilmente avrei potuto fare con le opere di falegnameria. Sebbene un poco tedioso, soprattutto nella fase di taglio delle strisce, il risultato è subito ben apprezzabile ed inizia a restituire in modo più chiaro l'andamento dei binari di stazione.

A presto!