martedì 20 dicembre 2016

Doppio inglese (4)

Buona serata ai miei lettori!

Il lavoro sul doppio inglese procede bene, ma sta richiedendo più tempo del previsto. A differenza dei deviatoi semplici ho dovuto intervenire molte volte per sagomare gli attacchi, sia in corrispondenza dei due cuori, sia in corrispondenza degli aghi interni. Come potete vedere dalla foto qui sotto, oltre alla solita zona delle controrotaie del cuore, dove ho dovuto rimuovere la parte interna dell'attacco per fare posto alla controrotaia stessa, ho dovuto intervenire anche sulle tre coppie di attacchi speciali più vicini al cuore. In questa zona infatti gli attacchi così come rimossi dalla piastrina risultano troppo lunghi ed andrebbero a toccarsi, generando un corto circuito.

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In totale per per questo doppio inglese ho impiegato 86 attacchi normali e 66 attacchi speciali, circa una volta e mezzo il numero impiegato di un deviatoio semplice. Solo il taglio e la carteggiatura di tutti gli attacchi mi ha richiesto quasi 3 ore: il risultato però mi soddisfa.

Terminata la saldatura degli attacchi mi sono dedicato alla preparazione dei cuori, entrambi rettilinei ed a 12°. Per l'unico inglese di Caprazzino ho deciso di ispirarmi ad un analogo deviatoio -ora rimosso- presente fino a Maggio nella stazione di Cesena. A giudicare dalla fotografia qui sotto, il deviatoio in questione ha un cuore monoblocco, e la distribuzione del metallo tra la punta del cuore e le giunzioni  tende a degradare uniformemente piuttosto che a terminare bruscamente. Per rispettare le norme NEM e la lunghezza delle controrotaie di Weinert, che andranno installate ai lati del cuore, ho allungato di una traversa le zampe di lepre.

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Ho quindi iniziato la lavorazione del primo set di rotaie ed aghi; ciascun set è costituito da 5 pezzi: una rotaia lunga esterna, rettilinea alle estremità e curva al centro, due brevi rotaie rettilinee che costituiscono il prolungamento delle zampe di lepre, e due coppie di aghi flessibili, uno costituito da due tratti rettilinei, l'altro da un unico tratto curvo. Come potete vedere dalla foto qui sotto, ho come sempre riportato con un pennarello le porzioni di rotaia su cui dovrò intervenire: in particolare questa volta dovrò lavorare su entrambe le facce degli aghi, asportando una sezione lunga 4mm anche dalla parte interna dell'ago, al fine di facilitarne il movimento da parte dei tiranti.

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Per realizzare la rotaia più lunga che, come ho detto, è curva solo al centro, ho seguito questa strada: ho prima azzerato la curvatura sul mio surrogato di "track roller", poi ho inserito la rotaia fino a raggiungere l'inizio del tratto curvo. A questo punto ho iniziato pian piano ad incrementare la curvatura, avendo cura di percorrere solo il tratto centrale della rotaia. Dopo qualche passaggio sono riuscito a far corrispondere la curvatura del pezzo con quella del progetto.

Prevedo almeno un altro weekend per terminare il lavoro di sagomatura e posa delle rotaie: queste vacanze di Natale saranno sicuramente di aiuto.

A presto!

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