martedì 22 marzo 2016

Deviatoi in codice 60 (1)

Buona serata ai miei lettori!

Dopo aver verificato con soddisfazione la possibilità di autocostruire i deviatoi in codice 75 per i binari principali di Caprazzino, ora tocca ai deviatoi in codice 60 per i binari di scalo ed il raccordo industriale con la Saltarelli e Migiani. Il tutto ovviamente parte dal progetto del deviatoio: in questo caso mi sono basato su un piano di posa di un deviatoio semplice armato con rotaie RA 36 S cortesemente fornitomi da Davide Bombarda e questa foto (link) pubblicata da Stefano Minghetti.

IMG_3157-S36UNI 0-12 destro 1-87 ruotato

Ho dovuto adattare il piano di posa a causa del diverso angolo di deviata, ma fortunatamente mi è venuto in aiuto Templot. Questo che vedete sotto è il piano di posa di uno dei due deviatoi del raccordo industriale. A sinistra ho già iniziato il lavoro di sistemazione delle traverse -le prime 6-, mentre tutte le altre sono ancora nel formato originale: niente traverse doppie e niente spaziatura variabile.

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Il programma permette di cambiare tutti i parametri delle traverse per mezzo di un menù a cui si può accedere da "real > shove timbers..." o premendo i tasti "shift + F10".

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Oltre alla finestra a sinistra, compare per ogni traversa un codice identificativo. Cliccando su di esso la traversa viene evidenziata in rosso, mentre risultano in blu le traverse già modificate. Vengono inoltre popolati i campi della finestra per la modifica del piano di posa.

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Il primo parametro da modificare è il centro (centre), in secondo luogo la larghezza (width). Mentre quest'ultima è un parametro assoluto che può essere impostato differentemente per ogni traversa, il centro è un parametro relativo il cui zero può essere assegnato ad una qualunque delle altre traverse. In particolare, per quanto riguarda la traversa S4, è conveniente impostare lo zero sulla traversa S3: per farlo basta selezionare la S3 e premere il pulsante set zero.

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Selezionando nuovamente S4 il parametro centre riporterà la distanza tra questa traversa ed S3. A questo punto, premendo sul pulsante data... è possibile accedere al menù per la configurazione dei parametri della traversa. Volendo impostare una distanza di 7.7mm dalla precedente traversa e considerando che il valore attuale è 10.88mm è necessario impostare un valore di -3.18mm nella prima riga. Inoltre la traversa risulta troppo larga, 3.45mm contro 3mm: per correggere questo valore è necessario impostare la metà della differenza nell'ultima riga, in quanto Templot aggiunge o sottrae questa quantità ad entrambi i lati della traversa, quindi -0.225.

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Con un po' di pazienza ho sistemato tutte le traverse e corretto per ciascuna anche l'angolo -twist- rispetto all'asse del corretto tracciato: questo infatti deve essere uguale a quello che la traversa forma con l'asse del ramo deviato. Per questo è possibile accedere nuovamente al menù data... oppure è possibile cliccare direttamente sul valore da cambiare -1.92 degrees- ed impostare il nuovo valore, nel caso della traversa T5 si tratta di 3.7 gradi.

Quanto alla lunghezza della traversa, il modo più semplice che ho trovato è quello di abilitare la visualizzazione dei bordi della massicciata ed impostare la larghezza di quest'ultima alla larghezza della prima traversa a sinistra, nel mio caso 30mm. Per fare questo è necessario spuntare le prime due voci del menù geometry > trackbed edges (add trackbed edge TS e add trackbed edge TS) e poi cliccare sulla terza voce dello stesso menù (trackbed width...).

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Il risultato finale lo potete vedere qui sopra: ho già tagliato tutte le traverse e sistemate in posizione sul nastro biadesivo. A questo punto ho iniziato a segnare su ciascuna traversa la posizione dell'attacco: anche questa volta mi sono servito di materiale Weinert, ma dovendo lavorare con le rotaie codice 55 di Peco ho scelto il codice 74012, una lastrina fotoincisa che riporta solo le caviglie di fissaggio delle piastra e non quella dell'attacco indiretto onde evitare di ridurre troppo l'altezza utile per il bordino. Potete vederle a destra in questa foto, in cui è possibile apprezzare anche la differenza tra i tre profili di rotaie usate nel mio plastico: cod.100, cod.75 e cod.55.

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Per essere il più possibile preciso ho posizionato ciascun attacco sulla traversa servendomi di una pinzetta ed aiutandomi con i forellini predisposti per i chiodi. Un comune pennarello indelebile da lucidi è più che sufficiente per segnare la posizione sul rame.

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A questo punto ho preso in mano i mio fedele utensile abradi-traverse e con una buona dose di pazienza ho limato ciascuna traversa. Grazie a mio padre sono riuscito a trovare la giusta carta abrasiva: WPE 421 al Carborundum o carburo di silicio, normalmente utilizzata per le levigatrici a nastro. Questa carta ha un verso, che è bene rispettare quando si lavora un materiale come l'FR4, ma mi ha permesso di realizzare tutte le traverse con un solo cursore.

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A questo punto ho iniziato a stendere un velo sottilissimo di stagno su ciascuna piazzola e sulla parte inferiore di ciascun attacco. Scaldando la piazzola, le due parti stagnate aderiscono rapidamente e senza problemi, formando una unione solida e senza parti sporgenti che possano ostacolare la circolazione dei mezzi.

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A presto!

5 commenti:

  1. Ciao complimenti per il lavoro che stai facendo.
    E' un peccato però che non si possano vedere le foto in grande formato senza un account yahoo.

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  2. Grazie per il commento e per la segnalazione circa le foto. Vedo cosa posso fare!

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  3. Mi sono anche appena fatto un account flickr ma non le vedo ugualmente. Io generalmente le incorporo nel blog.

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  4. Forse già conosci questo blog:
    http://merziener-privatbahn-agbb-mobablog.blogspot.it/2016/03/die-h0-pur-weiche-ew-49-190-19-r-fsch-h.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+Mobablog-DieMerzienerPrivatbahnAg-bb+(Mobablog+-+Die+Merziener+Privatbahn+AG-bb)

    L'autore è molto attento anche ai più piccoli dettagli.

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  5. Grazie mille per il suggerimento: non conoscevo quel blog.

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