Buona serata ai miei lettori!
L'estate si sta avvicinando e con l'aumentare dei weekend di bel tempo purtroppo si riduce il tempo che posso dedicare al modellismo. Fortunatamente i lavori di posa del tracciato e di realizzazione dei deviatoi sono abbastanza silenziosi da potersi svolgere anche alla sera, quindi poco alla volta riuscirò comunque a portare avanti il lavoro.
La mostra di Verona, una decina di giorni fa, non solo è costante occasione per prendere qualche spunto -sempre utile!- da chi ha più esperienza di me, ma quest'anno è stata anche proficua dal punto di vista degli acquisti. Passeggiando tra le vetrine sono incappato nello stand di Ninive dove faceva bella mostra di se una versione montata della stazione di Asola: non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza della struttura con la stazione di Budrio, che ho preso come spunto per Caprazzino! Ovviamente non ho potuto trattenermi da comprare il kit, che farà il paio con quello del casello che avevo già acquistato in passato.
Quando sarà il momento di montarli sarà necessario fare qualche ritocco ad entrambi, anche soltanto per personalizzarli un poco. Oltre al fabbricato viaggiatori, ho deciso di acquistare anche il Track Painter della Woodland Scenics per provare se l'effetto è convincente, e qualche punta sottile per la foratura delle traversine in previsione dei nuovi chiodini.
Dal lato plastico, questo weekend ho iniziato la posa delle traversine sul nuovo tassello, quello in cui il raccordo industriale si innesta sul piazzale di stazione. Per far sì che la traversinatura sia uniforme tra i due moduli ho fatto uso del mio solito template cartaceo fissato con uno spillo al nuovo tassello. Ho realizzato un modulo da 12m seguito da un modulo da 9m, così che possa innestarsi naturalmente sul nuovo deviatoio.
Per un posizionamento del deviatoio, non volendo attendere la fine delle operazioni di montaggio, mi sono servito di una stampa che ho allineato il più accuratamente possibile con lo schema sottostante. Differentemente da quanto fatto per la comunicazione semplice qui ho scelto, dopo aver verificato che la distanza fosse compatibile, di interdigitare le traverse del ramo corretto con quelle del ramo deviato.
Come al solito ho lasciato lo spazio per le traverse in vetronite che mi serviranno per bloccare la forma del binario: i prossimi binari di questo tassello saranno di gran lunga più rapidi da realizzare, dato che finalmente metterò in campo i flessibili con traversinatura in legno e cap. I deviatoi resteranno comunque completamente artigianali: la personalizzazione delle geometrie e dell'interbinario non lascia scelta!
Ieri sera intanto, in attesa che tornasse la mia consorte, ne ho approfittato per terminare il taglio di tutte le traverse del nuovo deviatoio da 12° con profilo codice 60. La parte del cuore è decisamente simile come numero e spaziatura al vero RA.36: sono proprio contento! Questo weekend si cartavetra il tutto. Speriamo.
A presto!
martedì 31 maggio 2016
martedì 17 maggio 2016
Elettrificazione e movimentazione (1)
Buona serata ai miei lettori!
Come mi ero ripromesso questo weekend sono riuscito a terminare la posa del binario sul secondo tassello del raccordo e ad iniziare i lavori di elettrificazione e motorizzazione dei due deviatoi.
La posa dei binari non è stata problematica, avendo seguito la modalità ormai già ben consolidata che ho descritto nel post precedente. Giusto ho avvicinato il più possibile i fori guida per i chiodini al piede della rotaia: per coerenza ho deciso che tutto il raccordo sarà armato con rotaie chiodate, mentre mi riservo di usare i chiodini Club Proto 87, che potete vedere anche qui (link), per le parti più vicine all'osservatore, in particolare sul binario che conduce alla rimessa locomotive.
Qui sopra potete vedere una panoramica dei due tasselli in posizione sopra la stazione nascosta: le prove di circolazione mi hanno pienamente soddisfatto, non avendo notato alcun problema con i carri che andranno impiegati in questa parte del plastico. L'allineamento tra i tasselli è molto buono, anche in altezza, e la cornice in legno entra ed esce ancora decisamente bene nel suo alloggiamento. Le rotaie sono decisamente a filo, quindi un minimo di attenzione è necessaria nella movimentazione dei pezzi, ma per ora tutto bene.
Quanto alla motorizzazione dei deviatoi mi servirò ancora dei miei fedeli servomotori. Vista la posizione degli aghi di uno dei due deviatoi della coppia sono stato costretto a montare un servo in superficie: ovviamente andrà in seguito camuffato dallo stabilimento industriale. Considerata la leggerezza degli aghi ho deciso di tornare ai micro servo HK15168: 1kg di coppia è più che sufficiente per movimentare questi deviatoi. Per la connessione meccanica adotterò due differenti strategie: in superficie mi servirò del solito tirante già discusso in passato (link), mentre sottoplancia penso che userò un controllo flessibile diretto, molto simile alla levetta dei Tortoise (link).
Qui sopra potete vedere il servo nella parte inferiore, con il comando ancora disinstallato. I pezzetti di ferro che spuntano qua e là altro non sono se non i contatti alle rotaie del tassello: dovranno essere opportunamente collegati alle alimentazioni delle tratte ed ai miei servo relè (link). Fortunatamente in questo caso mi servirò soltanto della rilevazione puntuale, quindi i cablaggi elettrici saranno un poco più semplificati.
Infine, giusto per essere sicuro di aver fatto bene le cose, ho fatto altro un confronto tra realtà e modello. Poiché i lavori in stazione a Cesena continuano alacremente ed in questo periodo, per lavoro, passo di là almeno tre volte la settimana, ne ho approfittato per cercare qualche scheggia di traversina in attesa dell'arrivo del treno. Con un poco di pazienza e di fortuna sono riuscito a trovare un paio di pezzetti abbastanza maneggevoli ma molto utili: confrontandoli con i listelli che ho utilizzato sono stato molto contento di ritrovare colori simili. Ovviamente sarà necessaria una sporcatura adeguata per simulare anni di uso intenso, ma a questo penserò più avanti.
A presto!
Come mi ero ripromesso questo weekend sono riuscito a terminare la posa del binario sul secondo tassello del raccordo e ad iniziare i lavori di elettrificazione e motorizzazione dei due deviatoi.
La posa dei binari non è stata problematica, avendo seguito la modalità ormai già ben consolidata che ho descritto nel post precedente. Giusto ho avvicinato il più possibile i fori guida per i chiodini al piede della rotaia: per coerenza ho deciso che tutto il raccordo sarà armato con rotaie chiodate, mentre mi riservo di usare i chiodini Club Proto 87, che potete vedere anche qui (link), per le parti più vicine all'osservatore, in particolare sul binario che conduce alla rimessa locomotive.
Qui sopra potete vedere una panoramica dei due tasselli in posizione sopra la stazione nascosta: le prove di circolazione mi hanno pienamente soddisfatto, non avendo notato alcun problema con i carri che andranno impiegati in questa parte del plastico. L'allineamento tra i tasselli è molto buono, anche in altezza, e la cornice in legno entra ed esce ancora decisamente bene nel suo alloggiamento. Le rotaie sono decisamente a filo, quindi un minimo di attenzione è necessaria nella movimentazione dei pezzi, ma per ora tutto bene.
Quanto alla motorizzazione dei deviatoi mi servirò ancora dei miei fedeli servomotori. Vista la posizione degli aghi di uno dei due deviatoi della coppia sono stato costretto a montare un servo in superficie: ovviamente andrà in seguito camuffato dallo stabilimento industriale. Considerata la leggerezza degli aghi ho deciso di tornare ai micro servo HK15168: 1kg di coppia è più che sufficiente per movimentare questi deviatoi. Per la connessione meccanica adotterò due differenti strategie: in superficie mi servirò del solito tirante già discusso in passato (link), mentre sottoplancia penso che userò un controllo flessibile diretto, molto simile alla levetta dei Tortoise (link).
Qui sopra potete vedere il servo nella parte inferiore, con il comando ancora disinstallato. I pezzetti di ferro che spuntano qua e là altro non sono se non i contatti alle rotaie del tassello: dovranno essere opportunamente collegati alle alimentazioni delle tratte ed ai miei servo relè (link). Fortunatamente in questo caso mi servirò soltanto della rilevazione puntuale, quindi i cablaggi elettrici saranno un poco più semplificati.
Infine, giusto per essere sicuro di aver fatto bene le cose, ho fatto altro un confronto tra realtà e modello. Poiché i lavori in stazione a Cesena continuano alacremente ed in questo periodo, per lavoro, passo di là almeno tre volte la settimana, ne ho approfittato per cercare qualche scheggia di traversina in attesa dell'arrivo del treno. Con un poco di pazienza e di fortuna sono riuscito a trovare un paio di pezzetti abbastanza maneggevoli ma molto utili: confrontandoli con i listelli che ho utilizzato sono stato molto contento di ritrovare colori simili. Ovviamente sarà necessaria una sporcatura adeguata per simulare anni di uso intenso, ma a questo penserò più avanti.
A presto!
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martedì 10 maggio 2016
Binario in codice 60 (3)
Buona serata ai miei lettori!
Il lavoro di questo weekend è stato noioso ma necessario. Mi sono occupato infatti, innanzitutto, di realizzare tutte le traversine con i listelli a mia disposizione. Ho proceduto come descritto nei post passati, ovvero prima ho tagliato a misura le traverse, poi con pazienza ho proceduto a portare spessore e larghezza alle dimensioni volute. Il risultato finale lo potete vedere qui sotto.
A questo punto, ho potuto finire di preparare la sede per il binario nel secondo modulo del raccordo industriale ed iniziare a posizionare le rotaie. In particolare ho dovuto affrontare, per la prima volta per la stazione di Caprazzino, il problema di come accostare fra loro le rotaie di due diversi tasselli. Complice la flessibilità del profilato in codice 60 ed il fatto che il tracciato è rettilineo, non ho avuto grossi problemi.
Come potete vedere dalla foto qui sopra, ho utilizzato un porta aghi in plastica -in sostanza una pinza che si può bloccare in posizione chiusa- per bloccare in posizione la rotaia del nuovo tassello, allineandola con quella del tassello già costruito. Ho anche avuto cura di mantenere una distanza di circa mezzo millimetro tra le due rotaie per permettere un più facile inserimento dei tasselli in posizione. Poi ho saldato la rotaia alle traversine a saldare al centro ed alla fine della tratta, per far sì che il calore non danneggiasse il porta aghi. Per ultimo ho saldato la rotaia alla prima traversina, curando l'allineamento tra i profilati dei due moduli con una pinzetta metallica.
Per saldare la seconda rotaia ho seguito una procedura analoga, controllando però in ogni momento la correttezza dello scartamento con la dima che ho descritto nello scorso post. Infine per ultimo ho ricontrollato l'allineamento tra le rotaie nei due tasselli: per evitare spostamenti eccessivi dei profilati ed la propagazione del calore ho utilizzato come peso una mattonella metallica posizionata a breve distanza dall'estremità delle rotaie. Sempre aiutandomi con la dima ho cercato di ridurre al minimo lo scarto tra i binari nei due tasselli. Spero di riuscire a terminare presto il lavoro su questo tassello così da poter fare qualche prova di trazione ed iniziare la lavorazione degli altri deviatoi.
A presto!
Il lavoro di questo weekend è stato noioso ma necessario. Mi sono occupato infatti, innanzitutto, di realizzare tutte le traversine con i listelli a mia disposizione. Ho proceduto come descritto nei post passati, ovvero prima ho tagliato a misura le traverse, poi con pazienza ho proceduto a portare spessore e larghezza alle dimensioni volute. Il risultato finale lo potete vedere qui sotto.
A questo punto, ho potuto finire di preparare la sede per il binario nel secondo modulo del raccordo industriale ed iniziare a posizionare le rotaie. In particolare ho dovuto affrontare, per la prima volta per la stazione di Caprazzino, il problema di come accostare fra loro le rotaie di due diversi tasselli. Complice la flessibilità del profilato in codice 60 ed il fatto che il tracciato è rettilineo, non ho avuto grossi problemi.
Come potete vedere dalla foto qui sopra, ho utilizzato un porta aghi in plastica -in sostanza una pinza che si può bloccare in posizione chiusa- per bloccare in posizione la rotaia del nuovo tassello, allineandola con quella del tassello già costruito. Ho anche avuto cura di mantenere una distanza di circa mezzo millimetro tra le due rotaie per permettere un più facile inserimento dei tasselli in posizione. Poi ho saldato la rotaia alle traversine a saldare al centro ed alla fine della tratta, per far sì che il calore non danneggiasse il porta aghi. Per ultimo ho saldato la rotaia alla prima traversina, curando l'allineamento tra i profilati dei due moduli con una pinzetta metallica.
Per saldare la seconda rotaia ho seguito una procedura analoga, controllando però in ogni momento la correttezza dello scartamento con la dima che ho descritto nello scorso post. Infine per ultimo ho ricontrollato l'allineamento tra le rotaie nei due tasselli: per evitare spostamenti eccessivi dei profilati ed la propagazione del calore ho utilizzato come peso una mattonella metallica posizionata a breve distanza dall'estremità delle rotaie. Sempre aiutandomi con la dima ho cercato di ridurre al minimo lo scarto tra i binari nei due tasselli. Spero di riuscire a terminare presto il lavoro su questo tassello così da poter fare qualche prova di trazione ed iniziare la lavorazione degli altri deviatoi.
A presto!
martedì 3 maggio 2016
Binario in codice 60 (2)
Buona serata ai miei lettori!
Questo weekend è stato dedicato interamente alla posa del binario nel modulo del raccordo. Innanzitutto mi sono proposto di trovare un modo sufficientemente rapido per tagliare le traversine in lunghezza simile e controllata: la soluzione che avevo adottato in precedenza -una tacca con un pennarello sulla tranciatrice- non ha prodotto la precisione che speravo ed alcune delle nuove traversine sono risultate più lunghe di 1-2mm. Per questo motivo, onde evitare di passarle tutte alla levigatrice e poi al calibro ho realizzato la dima che vedete qui sotto con alcuni scarti di compensato.
I due pezzetti più lunghi, fissati con due chiodini ottonati da modellismo navale, fungono da spalla mentre il pezzetto più breve al centro, fissato con un solo chiodino serve da cursore. Una volta inserita la traversa fino a contatto con il cursore, incido la superficie con un bisturi e uso questa traccia come riferimento per il taglio. Certo, un minimo di imprecisione rimane anche con questo metodo, ma è molto più contenuta e decisamente più realistica.
Con gli scarti delle traversine imperfette -vuoi perché troppo sottili o troppo corte o troppo strette- ho realizzato queste due dime per controllare lo scartamento e per praticare i fori per i chiodini sempre alla stessa distanza dalle rotaie. Realizzarle è stato molto facile: è bastato tagliare una porzione di traversa lunga esattamente 16.5mm -corrispondente allo scartamento- ed incollarla con la cianoacrilica ad un'altra traversa. A questo punto ho aggiunto i due pezzetti laterali per far sì che il fungo della rotaia venga bloccato in posizione. Infine con il Dremel montato sulla colonna ho praticato due fori da 1mm di diametro al centro della dima da utilizzare come guida per forare le traversine già installate sul modulo. Qui sotto potete vedere il risultato del lavoro sul primo modulo del raccordo.
In primo piano, sul binario di sinistra potete osservare che ho realizzato una campata da 9m con 11 traverse per campata, decisamente più corta delle altre campate che sono delle 12m con 14 traverse per campate. Ho scelto questa strada per avere una connessione più solita tra i due moduli: infatti in questo modo il coppione risulta molto vicino al bordo e contribuisce ad aumentare la resistenza della rotaia. La differente lunghezza della campata si percepisce molto meglio questa foto laterale.
Infine qui sotto potete vedere l'aspetto del secondo modulo del raccordo. Purtroppo non ho tagliato un numero sufficiente di traverse quindi il completamento dell'installazione dovrà attendere il prossimo weekend: fino ad ora ho installato 141 traverse, ne restano solo altre 245, considerando anche i binari di scalo.
Ah, dimenticavo! Per l'isolamento, visto che non ho trovato giunzioni isolanti convincenti per binari in codice 60, ho optato per una soluzione molto semplice: una goccia di cianoacrilica depositata con la solita punta di spillo tra due rotaie affacciate. Tenuta ottima ed isolamento altrettanto buono.
A presto!
Questo weekend è stato dedicato interamente alla posa del binario nel modulo del raccordo. Innanzitutto mi sono proposto di trovare un modo sufficientemente rapido per tagliare le traversine in lunghezza simile e controllata: la soluzione che avevo adottato in precedenza -una tacca con un pennarello sulla tranciatrice- non ha prodotto la precisione che speravo ed alcune delle nuove traversine sono risultate più lunghe di 1-2mm. Per questo motivo, onde evitare di passarle tutte alla levigatrice e poi al calibro ho realizzato la dima che vedete qui sotto con alcuni scarti di compensato.
I due pezzetti più lunghi, fissati con due chiodini ottonati da modellismo navale, fungono da spalla mentre il pezzetto più breve al centro, fissato con un solo chiodino serve da cursore. Una volta inserita la traversa fino a contatto con il cursore, incido la superficie con un bisturi e uso questa traccia come riferimento per il taglio. Certo, un minimo di imprecisione rimane anche con questo metodo, ma è molto più contenuta e decisamente più realistica.
Con gli scarti delle traversine imperfette -vuoi perché troppo sottili o troppo corte o troppo strette- ho realizzato queste due dime per controllare lo scartamento e per praticare i fori per i chiodini sempre alla stessa distanza dalle rotaie. Realizzarle è stato molto facile: è bastato tagliare una porzione di traversa lunga esattamente 16.5mm -corrispondente allo scartamento- ed incollarla con la cianoacrilica ad un'altra traversa. A questo punto ho aggiunto i due pezzetti laterali per far sì che il fungo della rotaia venga bloccato in posizione. Infine con il Dremel montato sulla colonna ho praticato due fori da 1mm di diametro al centro della dima da utilizzare come guida per forare le traversine già installate sul modulo. Qui sotto potete vedere il risultato del lavoro sul primo modulo del raccordo.
In primo piano, sul binario di sinistra potete osservare che ho realizzato una campata da 9m con 11 traverse per campata, decisamente più corta delle altre campate che sono delle 12m con 14 traverse per campate. Ho scelto questa strada per avere una connessione più solita tra i due moduli: infatti in questo modo il coppione risulta molto vicino al bordo e contribuisce ad aumentare la resistenza della rotaia. La differente lunghezza della campata si percepisce molto meglio questa foto laterale.
Infine qui sotto potete vedere l'aspetto del secondo modulo del raccordo. Purtroppo non ho tagliato un numero sufficiente di traverse quindi il completamento dell'installazione dovrà attendere il prossimo weekend: fino ad ora ho installato 141 traverse, ne restano solo altre 245, considerando anche i binari di scalo.
Ah, dimenticavo! Per l'isolamento, visto che non ho trovato giunzioni isolanti convincenti per binari in codice 60, ho optato per una soluzione molto semplice: una goccia di cianoacrilica depositata con la solita punta di spillo tra due rotaie affacciate. Tenuta ottima ed isolamento altrettanto buono.
A presto!
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