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martedì 31 maggio 2016

Si avvicina l'estate

Buona serata ai miei lettori!

L'estate si sta avvicinando e con l'aumentare dei weekend di bel tempo purtroppo si riduce il tempo che posso dedicare al modellismo. Fortunatamente i lavori di posa del tracciato e di realizzazione dei deviatoi sono abbastanza silenziosi da potersi svolgere anche alla sera, quindi poco alla volta riuscirò comunque a portare avanti il lavoro.

La mostra di Verona, una decina di giorni fa, non solo è costante occasione per prendere qualche spunto -sempre utile!- da chi ha più esperienza di me, ma quest'anno è stata anche proficua dal punto di vista degli acquisti. Passeggiando tra le vetrine sono incappato nello stand di Ninive dove faceva bella mostra di se una versione montata della stazione di Asola: non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza della struttura con la stazione di Budrio, che ho preso come spunto per Caprazzino! Ovviamente non ho potuto trattenermi da comprare il kit, che farà il paio con quello del casello che avevo già acquistato in passato.

20160531_220438

Quando sarà il momento di montarli sarà necessario fare qualche ritocco ad entrambi, anche soltanto per personalizzarli un poco. Oltre al fabbricato viaggiatori, ho deciso di acquistare anche il Track Painter della Woodland Scenics per provare se l'effetto è convincente, e qualche punta sottile per la foratura delle traversine in previsione dei nuovi chiodini.

Dal lato plastico, questo weekend ho iniziato la posa delle traversine sul nuovo tassello, quello in cui il raccordo industriale si innesta sul piazzale di stazione. Per far sì che la traversinatura sia uniforme tra i due moduli ho fatto uso del mio solito template cartaceo fissato con uno spillo al nuovo tassello. Ho realizzato un modulo da 12m seguito da un modulo da 9m, così che possa innestarsi naturalmente sul nuovo deviatoio.

20160530_205827

Per un posizionamento del deviatoio, non volendo attendere la fine delle operazioni di montaggio, mi sono servito di una stampa che ho allineato il più accuratamente possibile con lo schema sottostante. Differentemente da quanto fatto per la comunicazione semplice qui ho scelto, dopo aver verificato che la distanza fosse compatibile, di interdigitare le traverse del ramo corretto con quelle del ramo deviato.

Come al solito ho lasciato lo spazio per le traverse in vetronite che mi serviranno per bloccare la forma del binario: i prossimi binari di questo tassello saranno di gran lunga più rapidi da realizzare, dato che finalmente metterò in campo i flessibili con traversinatura in legno e cap. I deviatoi resteranno comunque completamente artigianali: la personalizzazione delle geometrie e dell'interbinario non lascia scelta!

20160530_205640

Ieri sera intanto, in attesa che tornasse la mia consorte, ne ho approfittato per terminare il taglio di tutte le traverse del nuovo deviatoio da 12° con profilo codice 60. La parte del cuore è decisamente simile come numero e spaziatura al vero RA.36: sono proprio contento! Questo weekend si cartavetra il tutto. Speriamo.

A presto!

martedì 12 gennaio 2016

Vacanze di Natale

Buona serata ai miei lettori e felice 2016!

Le vacanze di Natale sono ormai definitivamente finite ed anche gli ultimi ponti ormai si sono conclusi. Quest'anno mi posso dire decisamente soddisfatto di questi giorni di riposo, che io e mia moglie Silvia siamo riusciti a suddividere tra lavoro, parenti, amici ed un bellissimo viaggetto a Tirano in compagnia dei miei genitori. Viaggetto, quest'ultimo, ricco anche di spunti fermodellistici, viste le escursioni sul trenino rosso del Bernina, l'avvistamento della E636.117 in stazione a Sondrio e del Vre per prove REC in stazione a Tirano, soggetti sempre piacevoli da fotografare.

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Ma torniamo alla rimessa di Caprazzino. Prima delle vacanze natalizie, vi avevo promesso che mi sarei occupato di terminarne il tetto e così è stato. La parte più complicata fortunatamente è stata trovare le giuste dimensioni in scala delle capriate. Fortunatamente mi è venuta in aiuto una dispensa del corso di Tecnologia dell'Architettura dell'Università degli Studi di Matera (link) che mi sono accuratamente studiato prima di realizzare il mio modello.

16_rimessa_caprazzino_05

In questa immagine ho volutamente omesso gli arcarecci e la copertura con le tegole. Il risultato finale, visto dall'interno della rimessa, con un poco di ombre ed una passata di rendering, lo potete vedere nella foto che segue, che mi pare abbastanza convincente.

rimessa_caprazzino

Per quanto riguarda invece il lavoro sul plastico, sono felice di potervi dire che ho terminato la fase di falegnameria per il piano di stazione. Tutti i tasselli sono stati completati e lo schema del tracciato incollato con pazienza al piano di compensato.

20160109_102735

Ho potuto così riprendere il lavoro di posa del sughero che come potete vedere dalla foto qui sopra si era interrotto più o meno all'altezza del termine della rampa di accesso. Vista la presenza di raggi di curvatura decisamente più ampi e volendo, al contempo ricercare una maggiore precisione di posa, ho deciso di passare da tre strisce di sughero larghe 10mm a due strisce da 15mm. In questo modo posso sfruttare meglio la traccia della mezzeria stampata da Templot.

20160110_124318

In presenza di intersezioni ho sperimentato più metodi. Sicuramente quello che giudico il peggiore consiste nel far proseguire le due strisce lungo il corretto tracciato e di accostarne altre due in corrispondenza del ramo deviato. In questo modo si viene a creare una punta che tende a slabbrarsi: potete intravvedere quanto vi ho descritto nello scambio in primissimo piano nella foto precedente.

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Ho trovato molto più solido invece è far divergere le strisce esistenti seguendo il profilo delle rotaie esterne del deviatoio e giuntare le nuove due in corrispondenza del cuore, come potete vedere nello scambio in secondo piano qui sopra. Per sagomare in maniera corretta il sughero delle strisce interne, dopo avere incollato uno dei tratti del corretto tracciato, posiziono una seconda striscia di sughero e la fisso temporaneamente con delle puntine da ingegnere; poi con un righello traccio la futura linea di taglio.

20160110_124422

Questa, una volta liberata la striscia di sughero dalle puntine, tenderà naturalmente ad assumere il corretto andamento curvilineo necessario per riempire lo spazio vuoto, andamento che seguo con precisione utilizzando un paio di forbici ben affilato. A questo punto un poco di colla vinilica è quanto necessario per incollare la striscia al piano. Il risultato parziale relativo alla radice destra lo potete vedere nella foto qui sotto.

20160110_141543

Il bello di questo lavoro è che è assolutamente silenzioso e quindi lo posso effettuare anche alla sera tardi, al rientro dal lavoro, cosa di difficilmente avrei potuto fare con le opere di falegnameria. Sebbene un poco tedioso, soprattutto nella fase di taglio delle strisce, il risultato è subito ben apprezzabile ed inizia a restituire in modo più chiaro l'andamento dei binari di stazione.

A presto!

martedì 22 dicembre 2015

Gli edifici (2)

Buona serata ai miei lettori!

Il lavoro sugli ultimi tasselli prosegue alacremente, secondo una modalità ormai consolidata, sia di lavorazione dei telai che di incollaggio dei ripiani in compensato. Questo fine settimana mi sono dedicato ai due tasselli che costituiranno la parte sinistra della stazione di Caprazzino: nella foto sottostante potete vedere evidenziata in verde il progetto della struttura che sorreggerà il fascio di binari.

20151222_223759

Questa volta ho optato per una soluzione "inquartata" sia perché la superficie da sostenere era maggiore rispetto ai precedenti tasselli e sia perché nella sua semplicità questa soluzione mi ha permesso di evitare conflitti con tutti i servomotori di comando per i deviatoi. La costruzione è basata come al solito sui miei fidi listelli piallati in abete da 15mm di lato ed il risultato è stato soddisfacente, come potete vedere qui sotto.

20151219_114154

Questa volta, grazie alla ortogonalità tra i pezzi, sono riuscito a realizzare tutta la struttura di supporto in una sola fase: è bastato mantenere in posizione con i morsetti i listelli che costituiscono la cornice esterna e fissare a pressione i listelli di rinforzo. E ovviamente pazientare fino ad incollaggio avvenuto. Intanto che la colla asciuga, ho iniziato la lavorazione del secondo telaio: qui sotto potete vedere il risultato a lavorazione quasi ultimata.

20151220_112921

Qui sotto invece potete vedere una delle fasi di incollaggio dei pannelli di compensato da 4mm alla struttura di supporto. La bottiglia, questa volta è lì solo per fare da contrappeso, non ha alcuna funzione ai fini dell'incollaggio.

20151222_225005

Purtroppo di morsetti non se ne ho mai abbastanza quindi, mentre la colla asciuga, se ormai l'ora è tarda e non posso più usare la sega o la levigatrice per lavorare le ultime cornici, una delle cose che posso fare per impiegare in modo utile il tempo è quello di iniziare la progettazione della piccola rimessa TV della stazione di Caprazzino.

Come nella caso del fabbricato viaggiatori, anche in questo caso mi sono servito per il progetto di Google SketchUp, ma differentemente da quanto fatto in precedenza, questa volta mi sono basato sulle piantine che vi ho mostrato la volta scorsa. Il primo passo è stato importare in SketchUp le immagini: c'è una comodissima funzione "Importa" dal menù File che richiede solo di specificare le dimensioni della immagine nella scala del modello che si vuole creare. Dopo avere importato pianta e prospetti frontali e laterali, l'ambiente di lavoro si presenta così.

16_rimessa_caprazzino_01

A questo punto, dopo avere nascosto i due prospetti, ho iniziato la lavorazione della pianta, cercando di rispettare quanto più possibile il disegno. Al momento ho deciso di lavorare in scala 1:1, quindi ho ritenuto sufficiente la precisione del millimetro: sicuramente, quando passerò alla lavorazione in scala 1:87 scenderò sicuramente fino al decimo di millimetro.

16_rimessa_caprazzino_02

A questo punto ho estruso i muri fino ad arrivare all'altezza delle architravi delle porte, che ho completato ove necessario con gli archi regolamentari, procedendo poi in modo analogo fino ad arrivare alla base del tetto, regolandomi in altezza ed angolo per mezzo del prospetto laterale. Ne ho approfittato anche per realizzare la decorazione al basamento e le cornici delle porte di accesso.

16_rimessa_caprazzino_03

A questo punto una bella mano di colore permette di iniziare ad apprezzare meglio il risultato intermedio: per maggiore uniformità ho scelto per questa versione preliminare gli stessi colori del fabbricato viaggiatori di Caprazzino. Per quanto riguarda il tetto, ho dovuto fare uso di entrambi i prospetti: quello frontale per riprodurre la posizione e le dimensioni degli arcarecci, quello laterale per i correnti.

16_rimessa_caprazzino_04

Al momento mi sono fermato qui: devo ancora completare il tetto con le capriate ed il lucernario, oltre alla copertura in tegole. Dopo di che passerò alla progettazione della versione in scala 1:87.

A presto!

giovedì 4 giugno 2015

La lettura delle CV (2)

Buona serata ai miei lettori!

Il lavoro sulla lettura delle CV continua. Durante la scorsa settimana ho ripulito il codice che avevo scritto per il microcontrollore: grazie ad un simpatico oscilloscopio su scheda (link) che mi ha regalato quest'anno mia moglie per il mio compleanno sono riuscito ad acquisire l'andamento temporale della corrente assorbita. Ci ho lavorato un poco su con il mio programma di elaborazione dati preferito (link) ed ho aggiornato di conseguenza i filtri per il segnale di ACK. E questo è il risultato:

20150603.232933.706 r9999c 000028AC impl/ddx 1334 PT: cvget for 0
20150603.232933.707 r9999c 000028AC impl/ddx 1341 PT: enable booster output
20150603.232933.708 r9999c 000028AC impl/ddx 1351 PT: power on cycle
20150603.232933.709 r9999c 000028AC impl/ddx 1353 PT: start polling...
20150603.232933.709 r9999c 000028AC impl/ddx 1367 PT: sending 678 bytes checking value 0...
20150603.232934.610 r9999c 000028AC impl/ddx 1367 PT: sending 216 bytes checking value 1...
20150603.232935.277 r9999c 000028AC impl/ddx 1367 PT: sending 216 bytes checking value 2...
20150603.232935.944 r9999c 000028AC impl/ddx 1367 PT: sending 216 bytes checking value 3...
20150603.232936.017 r9999I 000028AC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.232936.023 r9999c 000028AC impl/ddx 1405 PT: ack = 1
20150603.232936.023 r9999c 000028AC impl/ddx 1407 PT: disable booster output
20150603.232936.034 r9999I cmdr024C OControl 0211 Program event...value=3

Ok, ora ci siamo anche sui valori. Purtroppo però essendo disattivata la proprietà "fastgetcv", in presenza di valori elevati del valore della CV controllata, i tempi di acquisizione sono troppo lunghi per i miei gusti. Pertanto ho deciso di abilitare "fastgetcv", ma il problema del +1 si è ripresentato di nuovo... 

Però, guardando il log di rocrail, mi sono accorto di un comportamento secondo me anomalo:

20150603.233442.113 r9999c 00002FCC impl/ddx 1334 PT: cvget for 0
20150603.233442.113 r9999c 00002FCC impl/ddx 1341 PT: enable booster output
20150603.233442.114 r9999c 00002FCC impl/ddx 1351 PT: power on cycle
20150603.233442.114 r9999c 00002FCC impl/ddx 1353 PT: start polling...
20150603.233442.761 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.762 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.763 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.764 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.765 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.766 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.767 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.768 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.796 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.797 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.798 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.799 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.800 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.801 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.802 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.803 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.804 r9999I 00002FCC impl/ddx 1059 PT: ACK detected.
20150603.233442.870 r9999c 00002FCC impl/ddx 1405 PT: ack = 1
20150603.233442.870 r9999c 00002FCC impl/ddx 1407 PT: disable booster output
20150603.233442.885 r9999I cmdr0105 OControl 0211 Program event...value=4

Perché Rocrail impiega ben 17 passaggi per accorgersi che il segnale di ACK è attivo?
Devo studiare ancora un poco: purtroppo compilare RocRail richiede parecchio tempo, quindi il lavoro procede lentamente.

Nel frattempo, per non tediarvi ulteriormente con la programmazione, che con il modellismo c'entra solo in parte, vi faccio vedere qualcosa di curioso. Ricordate i primi post circa la linea principale di cui quella per Caprazzino è una diramazione?  Se sì, dovreste anche avere presente il fatto che era pensata sul tracciato della vecchia linea Rimini-Novafeltria. Si da il caso che il primo giugno sia andato a Pennabilli con mia moglie ed una coppia di nostri carissimi amici. Partendo da Bellaria, una delle possibili strade è proprio la provinciale costruita sul sedime della vecchia linea.

Pur non avendo la possibilità di fermarmi per scattare le adeguate foto del caso, sono rimasto piacevolmente stupito della quantità di manufatti ancora esistenti. Per dare una idea anche a voi, ecco una piccola carrellata tratta da Google Maps.

Ex stazione di Villa Verucchio




Imbocco galleria a Ponte Verucchio


Ex Stazione di Pietracuta




Ex stazione di Dogana


Potete trovare altre foto qui (link), sul sito di Ferrovie Abbandonate. Seppure in cattivo stato di conservazione, sono sicuramente un'ottima fonte di ispirazione per per il mio plastico. Mi sa proprio che questa estate potrei organizzare una spedizione fotografica per ottenere qualche particolare in più...

A presto!




mercoledì 13 maggio 2015

Gli edifici (1)

Buona serata ai miei lettori!

In queste settimane sono in viaggio per lavoro, quindi il modellismo deve forzatamente passare in secondo piano dato che tempi, mezzi ed energie scarseggiano. Fortunatamente ho qualche argomento nel cassetto che posso sfruttare per continuare a raccontarvi di Caprazzino.

Questa settimana vorrei iniziare il tema degli edifici, partendo da uno dei più importanti e caratteristici per un plastico: la stazione o meglio, il fabbricato viaggiatori (FV). E' sicuramente uno dei punti focali e di maggior interesse in un plastico come quello di Caprazzino, capace di caratterizzare con il suo stile tutta l'ambientazione.

Ovviamente oltre allo stile è necessario scegliere le giuste dimensioni: che senso ha riprodurre come FV quello della stazione di Bologna C.le per poi metterlo davanti a solo 4 binari? Se amiamo tanto il nostro hobby da preferire modelli in scala esatta a modelli seppure pregiati ma non così perfettamente in scala, lo stesso discorso dovrebbe valere anche nei confronti di ciò che circonda la ferrovia, in particolare strade, vegetazione ed edifici. Nel mio caso, inoltre, il FV cade proprio al centro dell'impianto quindi sarà sicuramente uno dei punti focali per quegli occasionali visitatori che avranno l'ardire di osservare dal vero il mio lavoro. Quindi scegliere un edificio troppo grande sicuramente sarebbe un punto a sfavore del realismo dell'insieme.

Fermignano, ex stazione 01.JPG
"Fermignano, ex stazione 01" di I, Sailko. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.

Inizialmente avevo pensato di riprodurre il FV di Fermignano (link): anche questa stazione è di diramazione tra due linee a binario semplice, ha un piano binari decisamente semplice e di tutti binario passanti, ed è bene inserito nel contesto della linea che vorrei rappresentare. A ben guardare, però ha una particolarità da non sottovalutare: è decisamente più grande di quello che ci si aspetterebbe per la tradizionale linea secondaria italiana.

Come ripartizione dei volumi infatti è decisamente maggiore rispetto alla cara, vecchia Casalecchio di Reno (link) che pure risiede e risiedeva -secondo la storia che ho scritto- lungo un asse di ben maggiore importanza. Questo mi ha portato a scegliere di usare il FV di Fermignano per il futuro plastico di Ponte Messa, decisamente più adatto per dimensioni e volume di traffico.

In attesa di trovare la giusta ispirazione, ho lasciato lo spazio del FV vuoto sullo schema del plastico. Ad Ottobre dello scorso anno ho trovato quello che mi serviva: con Silvia, mia moglie, recandoci in visita presso alcuni nostri amici, abbiamo avuto occasione di parcheggiare l'auto a due passi da una bellissima stazioncina delle FER: Budrio.

stazione budrio-2

Mi è piaciuta fin da subito per per proporzioni e per la semplice eleganza della facciata, con i tre archi nella parte centrale a ricordare un po' i portici di Bologna. Ho pertanto deciso che sarà proprio questo il FV di Caprazzino. Tra l'altro anche Budrio era stazione di diramazione per le linee che da Bologna raggiungevano Massalombarda e Portomaggiore. Ottimo anche il piano binari, coerente con quello di Caprazzino come sviluppo ed estensione.

Ho approfittato del ponte del primo maggio per trasformare qualche foto scattata in quell'occasione in un modello 3D con Google Sketchup (link) sfruttando la funzione "Match New Photo". Si tratta in pratica di ricreare la posizione-luogo ed inclinazione- di scatto di una o più fotografie in un ambiente tridimensionale e di sfruttare questa informazione per ricostruire con uno strumento CAD semplice l'oggetto del desiderio.

Budrio_4

Quest'ultimo passaggio è reso più semplice dalla possibilità di lavorare in 3D direttamente sopra la fotografia, come potete vedere da questa immagine.

Budrio_3

Con molta precisione ed altrettanta pazienza si cerca di ricostruire il FV rispettando tutte le forme e proporzioni per arrivare ad ottenere un oggetto finale virtale che abbia le sembianze di quello reale.

Budrio_2
Budrio

Sta poi alla pazienza dell'autore ricreare quanti più dettagli possibili, così come le colorazioni e le tessiture dei materiali. Una volta terminato il lavoro, è possibile poi stampare in scala il risultato dei propri sforzi per realizzare con i materiali di propria scelta l'oggetto ricostruito.

Prometto di riprendere l'argomento quanto prima possibile.

Un caro saluto a tutti, in particolare a mia moglie Silvia: oggi festeggiamo il nostro terzo anniversario di matrimonio e lei si sobbarcherà un bel viaggetto solo per vedermi. Grazie mille, sei un tesoro!

A presto!