mercoledì 13 maggio 2015

Gli edifici (1)

Buona serata ai miei lettori!

In queste settimane sono in viaggio per lavoro, quindi il modellismo deve forzatamente passare in secondo piano dato che tempi, mezzi ed energie scarseggiano. Fortunatamente ho qualche argomento nel cassetto che posso sfruttare per continuare a raccontarvi di Caprazzino.

Questa settimana vorrei iniziare il tema degli edifici, partendo da uno dei più importanti e caratteristici per un plastico: la stazione o meglio, il fabbricato viaggiatori (FV). E' sicuramente uno dei punti focali e di maggior interesse in un plastico come quello di Caprazzino, capace di caratterizzare con il suo stile tutta l'ambientazione.

Ovviamente oltre allo stile è necessario scegliere le giuste dimensioni: che senso ha riprodurre come FV quello della stazione di Bologna C.le per poi metterlo davanti a solo 4 binari? Se amiamo tanto il nostro hobby da preferire modelli in scala esatta a modelli seppure pregiati ma non così perfettamente in scala, lo stesso discorso dovrebbe valere anche nei confronti di ciò che circonda la ferrovia, in particolare strade, vegetazione ed edifici. Nel mio caso, inoltre, il FV cade proprio al centro dell'impianto quindi sarà sicuramente uno dei punti focali per quegli occasionali visitatori che avranno l'ardire di osservare dal vero il mio lavoro. Quindi scegliere un edificio troppo grande sicuramente sarebbe un punto a sfavore del realismo dell'insieme.

Fermignano, ex stazione 01.JPG
"Fermignano, ex stazione 01" di I, Sailko. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.

Inizialmente avevo pensato di riprodurre il FV di Fermignano (link): anche questa stazione è di diramazione tra due linee a binario semplice, ha un piano binari decisamente semplice e di tutti binario passanti, ed è bene inserito nel contesto della linea che vorrei rappresentare. A ben guardare, però ha una particolarità da non sottovalutare: è decisamente più grande di quello che ci si aspetterebbe per la tradizionale linea secondaria italiana.

Come ripartizione dei volumi infatti è decisamente maggiore rispetto alla cara, vecchia Casalecchio di Reno (link) che pure risiede e risiedeva -secondo la storia che ho scritto- lungo un asse di ben maggiore importanza. Questo mi ha portato a scegliere di usare il FV di Fermignano per il futuro plastico di Ponte Messa, decisamente più adatto per dimensioni e volume di traffico.

In attesa di trovare la giusta ispirazione, ho lasciato lo spazio del FV vuoto sullo schema del plastico. Ad Ottobre dello scorso anno ho trovato quello che mi serviva: con Silvia, mia moglie, recandoci in visita presso alcuni nostri amici, abbiamo avuto occasione di parcheggiare l'auto a due passi da una bellissima stazioncina delle FER: Budrio.

stazione budrio-2

Mi è piaciuta fin da subito per per proporzioni e per la semplice eleganza della facciata, con i tre archi nella parte centrale a ricordare un po' i portici di Bologna. Ho pertanto deciso che sarà proprio questo il FV di Caprazzino. Tra l'altro anche Budrio era stazione di diramazione per le linee che da Bologna raggiungevano Massalombarda e Portomaggiore. Ottimo anche il piano binari, coerente con quello di Caprazzino come sviluppo ed estensione.

Ho approfittato del ponte del primo maggio per trasformare qualche foto scattata in quell'occasione in un modello 3D con Google Sketchup (link) sfruttando la funzione "Match New Photo". Si tratta in pratica di ricreare la posizione-luogo ed inclinazione- di scatto di una o più fotografie in un ambiente tridimensionale e di sfruttare questa informazione per ricostruire con uno strumento CAD semplice l'oggetto del desiderio.

Budrio_4

Quest'ultimo passaggio è reso più semplice dalla possibilità di lavorare in 3D direttamente sopra la fotografia, come potete vedere da questa immagine.

Budrio_3

Con molta precisione ed altrettanta pazienza si cerca di ricostruire il FV rispettando tutte le forme e proporzioni per arrivare ad ottenere un oggetto finale virtale che abbia le sembianze di quello reale.

Budrio_2
Budrio

Sta poi alla pazienza dell'autore ricreare quanti più dettagli possibili, così come le colorazioni e le tessiture dei materiali. Una volta terminato il lavoro, è possibile poi stampare in scala il risultato dei propri sforzi per realizzare con i materiali di propria scelta l'oggetto ricostruito.

Prometto di riprendere l'argomento quanto prima possibile.

Un caro saluto a tutti, in particolare a mia moglie Silvia: oggi festeggiamo il nostro terzo anniversario di matrimonio e lei si sobbarcherà un bel viaggetto solo per vedermi. Grazie mille, sei un tesoro!

A presto!

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