Buona serata ai miei lettori!
Il weekend di Santa Lucia è stato scarsamente produttivo dal punto di vista modellistico, complice anche il mercatino cui sono stato, mio malgrado, coinvolto. Ma come dice un saggio proverbio inglese: "Happy wife, happy life!"
Nel tempo che mi è rimasto ho giusto fatto in tempo a concludere il lavoro sull'ultimo tassello della radice destra, quello che ospiterà la parte terminale del raccordo industriale. Per incollare al compensato il piano dei binari stampati con Templot questa volta ho fatto uso di una colla spray di tipo superchiaro.
Sono rimasto molto soddisfatto del risultato finale: l'unica accortezza che ho dovuto adottare è stata quella di utilizzare uno scarto di legno per evitare che il getto dello spray finisse su altre superfici. Una cosa che ho osservato con piacere è la possibilità di distribuire la colla in eccesso con una spatola metallica. In questo modo sono riuscito, nei punti più difficili, a distribuire la colla lungo il contorno senza debordare.
Questa è l'altra metà del lavoro: la superficie ottenuta è sufficientemente piatta, anche se ho dovuto correggere qualche asperità con la carta vetrata. Ho anche iniziato a posizionare le riproduzioni in scala 1:87 delle piante della rimessa locomotive e della piattaforma girevole. Avendo optato per una girevole da 15m, ho dovuto correggere leggermente il piano dei binari, come potete vedere dalla foto che segue.
Per mantenere una curvatura il più possibile armoniosa e fluente ho fatto uso di una bacchetta di compensato, residuo di uno dei tagli. La bacchetta in questione è spessa 4mm, alta circa 6-8mm, lunga circa 40cm ed è molto flessibile. Costituisce a tutti gli effetti una buona approssimazione di una spline, uno strumento storicamente molto utilizzato nella progettazione delle superfici curve, oggi sostituita dal suo equivalente elettronico.
Come nell'esempio dell'immagine qui sopra, è sufficiente ancorare la bacchetta a pochi punti per ottenere una curva che raccordi in modo armonioso i vari punti; nel mio caso, il vecchio tracciato al nuovo. Circa la rimessa locomotive, penso che opterò per uno stile simile a quello della vecchia rimessa di Novafeltria, che potete vedere qui sotto.
Quello che mi piace di questa ex-rimessa (link) -un tempo utilizzata anche come deposito degli autobus- è che pare costruita in due momenti diversi, quasi fosse stato necessario prolungarla. In particolare, rispetto alla porta che si può notare sul lato sinistro, la rimessa risulta asimmetrica, con gli ultimi tre moduli sulla destra costruiti successivamente ai primi sette. Osservando la rimessa dall'alto si può anche notare che il nuovo tetto è leggermente più stretto e più alto.
Non avendo trovato in rete alcuna pianta di rimessa locomotive ad 1 via con annessi locali, ho rielaborato uno schema ritrovato su Rotaie.it (link) fornito da Sergio Porcu di una rimessa a due vie, eliminando uno dei binari ed allungando la rimessa di due moduli. Il risultato, sebbene ancora approssimativo, lo potete vedere qui sotto. Nella finzione modellistica, i due moduli sulla destra sono stati aggiunti negli anni '70 per permettere il ricovero durante la notte della Aln 668 che terminava il servizio a Caprazzino dopo l'ultima corsa della sera tra Rimini e Carpegna.
Durante queste vacanze penso che inizierò il progetto della rimessa con SketchUp.
A presto!
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