martedì 15 marzo 2016

L'invecchiamento delle rotaie

Buona serata ai miei lettori!

Questa settimana è stata proficua: complice uno sprazzo di sole, sono riuscito a fare alcune fotografie in stazione a Casalecchio per verificare e perfezionare ulteriormente i colori per la stazione di Caprazzino. Non ero infatti del tutto soddisfatto del colore scelto per le traversine, dato che non avevo potuto fare il confronto con un pezzo reale come nel caso della rotaia. Sa da il caso però che qualcuno abbia pensato di usare delle traverse in CAP per delimitare l'area di parcheggio dopo il riassetto del piano binari.

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Ovviamente non potevo lasciarmi sfuggire questa ghiotta occasione, quindi mi sono aggirato con fare sospetto tra le auto in sosta con cellulare alla mano e la mia barretta di vetronite di test per fare un confronto. Come immaginavo, il colore che avevo trovato non si avvicina troppo al colore della traversa nel parcheggio, risultando troppo chiaro, ma la forma è abbastanza simile alla traversa dei flessibili PECO.

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Già che c'ero ho fatto qualche foto anche al binario di corsa, ora desolatamente isolato nel piazzale vuoto: la forma della traversa è più simile a quella del deviatoio ed il colore appare solo vagamente più chiaro.

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Ho quindi preparato una nuova miscela: grigio chiaro FNM (245), marrone giallo (101) e nero (110) in proporzione 7:7:1 che, insieme con mio padre abbiamo deciso di provare su uno spezzone di traversine di un vecchio binario Lima prima di applicare ad aerografo al mio deviatoio.

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Essendo il mio primo lavoro ad aerografo non sono ancora pratico dello strumento, quindi ho deciso di fare una ulteriore prova di come la vernice avrebbe aderito a particolari metallici. In questo caso ha fatto da cavia uno spezzone di vecchio binario Rivarossi.

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L'applicazione del colore è avvenuta su tutto il complesso rotaie/traversine dopodiché, a vernice ancora non del tutto asciutta, ho rimosso lo strato che colorava il fungo facendo pressione con uno stuzzicadenti. Non sono stato del tutto soddisfatto del risultato a causa di alcuni "trucioli" di vernice che si sono accumulati qua e là durante l'operazione di pulizia: se ne intravedono alcuni a destra nella foto, sopra le ultime due attacchi: per questo motivo sul deviatoio opterò per una passata con la carta abrasiva più fine che ho a disposizione.

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Quanto al colore complessivo, il risultato non mi dispiace affatto: mi pare abbastanza convincente. Anche osservando da vicino, i dettagli degli attacchi mi paiono ben conservati, sia nella zona del cuore che nella zona degli aghi, e la naturale rugosità della vetronite pare simulare abbastanza bene la tessitura della traversa in CAP, come potete vedere qui sotto.

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Fin qui tutto bene, ma ora arriva il difficile: colorare la rotaia. Ho letto che molti hanno scelto di colorare la rotaia con un pennello sottile, ma avendo un aerografo sotto mano ho deciso di provare questa tecnica, anche per imparare qualcosa di nuovo. Ovviamente prima ho fatto qualche prova su una paio di cavie, onde evitare di rovinare il lavoro fatto sul deviatoio: prima di tutto ho applicato una mano di miscela 1:1 di marrone giallo (101) e arancio ossido (030) ad uno spezzone di un vecchio binario Rivarossi.

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Soddisfatto del risultato, ho applicato la stessa miscela allo spezzone di binario Rivarossi che avevo precedentemente colorato in color cemento. In questo caso ho trattato diversamente le due rotaie, come potete vedere dalla foto qui sotto.

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Per la rotaia inferiore ho deciso di applicare una mascheratura sulla traversina con del nastro carta appena appoggiato prima di stendere il colore: il risultato è uno stacco netto tra il color cemento ed il color ruggine della rotaia e degli attacchi, come si può intuire sul lato interno. Ritenendo lo stacco troppo netto, per la rotaia superiore invece ho volutamente evitato la mascheratura ed ho cercato, per quanto la mia ignoranza dell'uso dello strumento mi abbia consentito, di sfumare il colore dalla rotaia alla traversa.

Mi pare che quest'ultima soluzione sia più fedele alla realtà di un binario in uso, come si può vedere nella foto qui sotto che ritrae in alto i binari di corsa lato Porretta (il 2 ed il 3) della stazione di Casalecchio Garibaldi ed in basso il binario di sorpasso e di raccordo alla rimessa ex FCV (bin. 1). Nei primi lo stacco di colore tra gli attacchi e la traversa è decisamente meno netto di quanto non accada nel binario in primo piano, decisamente meno in uso...

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Qui sotto potete vedere il risultato finale di tre ore di lavoro, prove comprese ovviamente; non è perfetto, ne sono consapevole: in particolare ci sono due-tre sbavature che mi hanno fatto proprio arrabbiare, che dovrò cerare di mascherare in vario modo; inoltre devo ancora rimuovere la parte di vernice che ricopre il fungo della rotaia, dare una bella passata di polvere di grafite agli attacchi speciali e dipingere di rosso i tiranti. Ma devo ammettere che non sono del tutto scontento della mia prima esperienza di invecchiamento o meglio di coloritura delle rotaie.

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Poiché questa foto vira abbastanza decisamente al blu, ve ne allego un'altra vista più di lato in cui il colore è un poco più realistico: l'effetto complessivo mi pare abbastanza valido.

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A presto!

2 commenti:

  1. Era da un po' che mi frullava in testa di vedere se ero capace di fare una buona riproduzione della realtà... ;-)

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