Buona serata ai miei lettori!
Il lavoro sul deviatoio sta proseguendo bene e finalmente inizia a dare qualche soddisfazione. Certo, il fatto che San Valentino cadesse nel weekend ha decisamente rallentato i lavori, ma la famiglia ha la precedenza. E poi, dopo tutto, questo è un lavoro di pazienza e precisione, quindi meglio affrontarlo con calma e senza fretta.
Differentemente dagli altri deviatoi sono partito dal cuore: dopo avere rimosso le rotaie da un binario con le traversine in cap ho rastremato le estremità con la levigatrice e la dima che vi ho mostrato un paio di settimane fa. Sempre facendo uso della dima ho saldato tra loro le due metà del cuore poi con delicatezza ho estratto il pezzo: confesso che temevo di romperlo o danneggiarlo, visto quanto sono sottili i profilati, invece tutto è filato liscio. Ho poi inserito i sei attacchi e provveduto a saldare il tutto alle traverse con abbondante flussante e poco stagno.
Successivamente ho tagliato e sagomato le rotaie esterne e gli aghi: i tratti curvi sono stati preventivamente piegati con la mia macchinetta artigianale per ridurre lo sforzo sulle saldature, mentre le zampe di lepre sono state ottenute direttamente dalle rotaie degli aghi così da mantenere la corretta curvatura.
Circa la sagomatura del contrago, non avendo preparato una dima, ho dovuto lavorare ad occhio: ho rimosso il piede e la parte sporgente del fungo interno del contrago per le prime tre traversine, mentre mi sono limitato ad assottigliare il piede per ulteriori tre (fino alla tacca blu), senza toccare il fungo. Una volta preparato il contrago ho iniziato il paziente lavoro di posizionamento e saldatura degli attacchi Weinert, come potete vedere dalla foto qui sopra. Gli attacchi normali devono essere infilati uno alla volta, mentre gli attacchi speciali possono essere inseriti lateralmente.
Avendo voluto ricalcare il piano di posa di un deviatoio semplice fotografato in stazione a Cesena tempo fa ho considerato un numero di attacchi speciali pari ad 11. Per essere sicuro che le traversine fossero tutte allineate verticalmente fra loro ho usato una lastra metallica come contrappeso, mentre sono ricorso alla mia fidata dima a tre punti per controllare lo scartamento in corrispondenza del cuore. Qui sotto potete vedere il risultato dopo la saldatura: non sono del tutto soddisfatto, ma sono curioso di vedere il risultato finale dopo verniciatura ed invecchiamento.
Per quanto riguarda il posizionamento e la saldatura dei restanti attacchi fino alle contro-rotaie, la soluzione più conveniente che ho trovato è quella di lavorare in parallelo su un piccolo numero di pezzi: dopo averli preparati carteggiandoli a dovere per rimuovere l'ossido, li ho inseriti in un unico blocco uno dopo l'altro e li ho poi posizionati facendoli scorrere in corrispondenza delle rispettive traverse a partire dal più vicino all'ultima saldatura. In questo modo ho dovuto sollevare la rotaia dalle traverse una volta soltanto e ho potuto sfruttare l'elasticità del binario per bloccare gli attacchi in posizione.
Un trattamento simile l'ho riservato per le caviglie delle contro-rotaie, tranne per il fatto che ho dovuto eliminare i due bulloni di fissaggio più interni per avvicinare il più possibile la contro rotaia alla rotaia. Ho ottenuto un risultato soddisfacente facendo uso di un tronchesino sottile ma affilato e carta vetrata P320.
Circa l'ago, ho proceduto in modo molto simile alla rotaia esterna del corretto tracciato: ho preparato tutti gli attacchi, li ho infilati in blocco e li ho posizionati in corrispondenza delle traverse. A differenza del corretto tracciato, per facilitare la saldatura, ho saldato prima gli attacchi alle estremità e poi ho proceduto via via verso il centro controllando che la punta dell'ago a riposo non si allontanasse mai dal contrago.
Infine la zampa di lepre: tralasciando i tre attacchi centrali che inserirò per ultimi ricavandoli da altrettanti attacchi speciali, ho saldato in posizione gli attacchi delle estremità e bloccato la rotaia con un punto di saldatura, avendo prima cura di controllare che l'estremità della zampa di lepre e della contro-rotaia fossero ben allineate. Salderò per ultima la contro rotaia dopo aver effettuato un certo numero di prove di circolazione per essere sicuro di non causare ostacoli al rotolamento degli assali.
Per ultimo, prima di procedere alla lavorazione dell'altra metà del deviatoio, non ho resistito alla tentazione di effettuare una prima prova di circolazione. Per fare questo ho saldato temporaneamente tre attacchi -due alle estremità ed uno al centro- e posizionato la rotaia esterna del ramo deviato avendo sempre cura di controllare lo scartamento con la dima a tre punti.
Un rapido passaggio con un carro mi ha permesso di tirare un sospiro di sollievo nel constatare che la circolazione avviene senza incertezze anche in assenza delle contro rotaie. Spero proprio di riuscire a terminare il lavoro questo weekend, così da poter valutare appieno l'effetto finale e le proporzioni generali: per ora sono solo moderatamente soddisfatto.
A presto!
Nessun commento:
Posta un commento