martedì 20 ottobre 2015

Il completamento della rampa

Buona serata ai miei lettori!

Finalmente, dopo l'ennesima pausa dovuta ad una trasferta di lavoro, questo weekend ho potuto riprendere e terminare il lavoro sulla rampa tra la stazione nascosta e Caprazzino.

Il primo passo, dopo una abbondante passata di carta vetrata per spianare le imperfezioni delle giunzioni tra i moduli della rampa, è stato incollare la rappresentazione in scala 1:1 dei binari ottenuta con Templot, la stessa che avevo utilizzato per ritagliare i moduli dal compensato, come potete vedere dalla foto qui sotto.

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Per farlo ho steso un strato di colla vinilica che ho poi provveduto a assottigliare il più possibile con una spatola metallica. Conviene usare veramente poca colla perché, essendo a base acquosa, tende a fare increspare i fogli di carta. Per questo motivo, al termine dell'incollaggio di ogni singola parte provvedo sempre a ripassare il tutto facendo rotolare sopra il baratolo di colla ed esercitando una leggera pressione: solitamente questo è sufficiente a spianare le eventuali grinze.

Trovo molto utile questo passaggio perché mi permette di vedere in opera il binario prima ancora che questo sia posato. Inoltre mi permette di posizionare molto più facilmente lo spessore di sughero da 4mm che serve sia da spessore per simulare il corpo della massicciata, sia per insonorizzazione.

In particolare ho fatto uso, come per il resto del plastico, di un rotolo di sughero, molto economico, alto mezzo metro e spesso 2mm. Per i tratti rettilinei solitamente ritaglio una striscia larga 3cm, pari alla larghezza delle traverse. Per i tratti in curva la procedura è un po' più tediosa, ma assolutamente necessaria.

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Si tratta infatti di ritagliare una serie di striscioline larghe 1cm, che andranno poi affiancate ed alternate per formare il corpo da 3cm. Nel mio caso si è trattato di tagliarne una trentina circa: in questo caso un buon cutter affilato ed una riga metallica possono velocizzare notevolmente il lavoro.

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Il taglio delle strisce di sughero è un buon esercizio di pazienza che può essere fatto anche sul tavolo di casa, magari mentre la mia consorte è intenta a realizzare i suoi lavoro all'uncinetto (link). Se il cutter è ben affilato bastano poche passate per ottenere un risultato preciso e senza strappi anche alle estremità. Un pezzo di cartoncino spesso un paio di millimetri è sufficiente per evitare di rovinare ogni oggetto "non modellistico".

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Una volta preparate tutte le strisce e controllato che l'incollaggio dello schema sul compensato sia già terminato, è giunto il momento di incollare il sughero sul plastico. Per un lavoro più preciso suggerisco di partire dal lato più vicino e progressivamente di allontanarsi. Inoltre risulta molto utile cercare di alternare le strisce come fossero mattoni: in questo modo, eventuali tendenze ad allargarsi alle estremità verranno contenute dagli strati adiacenti.

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Per i tratti più ostici, soprattutto dove le strisce sono corte può fare comodo servirsi di una spizza di legno trattenuta da due puntine da ingegnere. Altro consiglio: se pensate di utilizzare anche voi sughero in rotoli, abbiate cura di incollarlo in modo tale che le eventuali lievi curvature siano rivolte verso l'alto: in questo modo sarete sicuri che, anche qualora la colla non abbia raggiunto ogni punto, il sughero assumerà sempre un profilo piatto. Terminato il primo strato si può procedere subito ad incollare il secondo, avendo sempre cura di alternare le strisce.

In corrispondenza dei punti di giunzione tra i moduli si possono adottare due strategie. La prima, che vedete illustrata nelle due precedenti fotografie, prevede di tagliare preventivamente il sughero prima di incollarlo e di controllare che la colla non penetri tra un modulo e l'altro utilizzando un foglio di carta plastificato. In alternativa, il secondo metodo prevede di tagliare il sughero solo in un secondo momento, ad incollaggio completamente avvenuto. Non ho notato grosse differenze tra i due sistemi, tranne per il fatto che il secondo è leggermente più veloce.

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Terminata la posa delle strisce, una buona dose delle solite bottiglie da due litri permette di ottenere un incollaggio uniforme e preciso.

A presto!

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