Buona serata ai miei lettori!
Finalmente dopo tanto lavoro sono riuscito a terminare il piano binari della stazione di Caprazzino. Dopo aver sagomato oltre 700 traversine ed installato oltre 1900 attacchi (con le relative saldature e chiodini), anche l'ultimo deviatoio è terminato e l'ultimo centimetro di binario è installato. Dal primissimo tentativo (link) all'ultima realizzazione che potete vedere qui sotto è passato un bel poco di tempo e non nego che non vedevo l'ora di riporre dime e schemi costruttivi per dedicarmi al prossimo passo e veder finalmente circolare qualche treno sui binari di Caprazzino.
Non ho però potuto resistere, prima di iniziare seriamente con il cablaggio di tutti moduli, a fare qualche panoramica dell'impianto nudo, complice anche la bella giornata di sole di sabato. Percui eccovi in sequenza alcune immagini di come appare il piano binari di Caprazzino con tutti i binari ed i deviatoi al loro posto.
Panoramica dal lato Fermignano/Carpegna: in primissimo piano il binario della rimessa locomotive e sulla destra di tronchini del magazzino merci e del raccordo Saltarelli e Migiani.
Primo piano dei binari di stazione: dal fronte al muro il binari di sorpasso e di corsa della Ponte Messa-Fermignano, il binario di corsa dell'antenna per Carpegna, i due binari di scalo ed il raccordo Saltarelli.
La radice della stazione di Caprazzino in direzione di Ponte Messa con le due comunicazioni semplici tra i binari 1, 2 e 3 e la breve asta di manovra per la movimentazione delle merci.
Infine, ecco come appare Caprazzino con un poco di popolazione. Siamo nel settembre del 1975: mentre una solitaria ALn 668 disbriga un servizio passeggeri decisamente leggero, probabilmente in un orario di morta, la D.342 3001 negli ultimissimi anni del suo servizio attivo manovra sul binario 3 una breve colonna di carri Gbhs provenienti da Carpegna, carichi di prosciutti. Sul binario del piano caricatore una sogliola ha appena posizionato due carri a sponde e si appresta ad accodare i restanti Gbhs al merci per Ravenna via Ponte Messa/Rimini.
Terminata la sessione fotografica, è ora di mettersi al lavoro sulla parte elettrica. Ho iniziato il lavoro dal lato sinistro: rimosso il pannello con i binari ho subito sistemato qualche lieve imperfezione nella giunzione tra i moduli poi, sfruttando le dimensioni contenute ho iniziato a installare i cavetti di rame per portare sotto il piano della stazione i contatti verso le rotaie.
Dopo avere riportato a matita su entrambe le facce l'ingombro dei listelli che costituiscono l'armatura scatolare dei moduli, ho provveduto a realizzare tutti i fori necessari, di diametro diverso in funzione dell'uso. Ho scelto 1mm per i contatti in rame delle alimentazione, 2.5mm per i servocomandi, ed una combinazione di 3mm e 4mm per i sensori IR per i punti di arresto. Ho anche riportato a matita il nome di ogni deviatoio, binario e contatto per non impazzire in seguito. Vista la presenza di un listello centrale -dovuto alla configurazione del mobile sottostante- saranno necessari almeno due connettori per portare tutti i contatti verso i relativi moduli del sistema di controllo.
Per collegare ciascuno dei moduli del piano di stazione di Caprazzino con la parte inferiore del plastico dove saranno ospitati i circuiti di controllo, utilizzerò i classici connettori RJ12 usatissimi anche per tutti i vari dispositivi Loconet. Ho progetto e fatto realizzare una basetta che ospita ciascuna 3 connettori: li fisso con un paio di viti ciascuno e realizzo un cavetto piatto a 6 poli di circa 5 cm di lunghezza. Il cavo piatto l'ho trovato a pochi euro in un dei tanti negozi di distribuzione di materiale elettrico/elettronico. Ciascuna basetta riporta anche per ogni connettore l'ordine corretto dei cavi, così da evitare errori di connessione. Essendo alti esattamente 15mm rientrano perfettamente sotto il piano del modulo superiore senza sporgere.
Per ora è tutto: questo weekend a Novegro sarò alla ricerca di kit per la costruzione dei paraurti. Senza quelli non posso iniziare a posizionare adeguatamente i sensori IR che delimitano il punto di arresto per le manovre.
A presto!